Influenza stagionale e Chikunguya hanno alcuni sintomi in comune: ecco come riconoscere il virus e le cose da sapere su contagio, cura e durata.
L’influenza di settembre 2017 ha già messo a letto 80mila italiani. Sbalzi di temperatura, stress e ritorno nei luoghi affollati e comuni sono tra le cause principali dell’influenza autunnale, che sta colpendo in questo periodo adulti e bambini. Senso di stanchezza e debolezza, dolore diffuso, brividi di freddo e malessere intestinale sono i sintomi più diffusi. Il picco influenzale, però, deve ancora arrivare: secondo le previsioni, quest’inverno saranno tra i 12 e i 15 milioni gli italiani colpiti dai virus influenzali.
Nel frattempo gli esperti avvisano che il virus Chikungunya continuerà a girare fino a fine ottobre anche grazie al clima temperato di questo autunno. La febbre portata dalla zanzara tigre, che finora ha colpito soprattutto il Lazio nelle zone di Roma e Anzio, non smetterà di farci preoccupare da qui a un mese.
I sintomi della Chikungunya sono molto simili a quelli di una comune influenza, ma il virus della zanzara porta febbre alta, dolori articolari e, in alcuni casi, rash cutaneo.
Influenza o Chikunguya? Il contagio
L’influenza è un’infezione che si diffonde con molta rapidità per via aerea. Basta uno starnuto, un colpo di tosse o una conversazione ravvicinata per entrare in contatto con le micro-goccioline di saliva del malato e venire contagiati.
La Chikungunya, malattia infettiva, virale acuta febbrile, non viene trasmessa da persona a persona: bisogna essere punti da una zanzara tigre infetta.
Sintomi influenza stagionale e Chikunguya
La Chikunguya presenta sintomi simili a quelli dei virus influenzali, ma ha delle caratteristiche precise e inequivocabili. Chi viene contagiato ha febbre alta, mal di testa e stanchezza persistenti, e dolori a muscoli e articolazioni così forti da portare, talvolta, il paziente a doversi piegare e contorcere per stare un po’ meglio. La sintomatologia può prevedere anche sfoghi cutanei rossi e pruriginosi ed emorragie.
Anche l’influenza porta febbre, dolori a muscoli e articolazioni, ma in particolare in questo periodo i sintomi principali sono brividi, congestione nasale, mal di gola, tosse e problemi intestinali (vomito e diarrea).
Durata e cura
L’influenza settembrina dura in media 5 giorni, ma con i giusti rimedi (riposo, farmaci antifebbrili e alimentazione sana e leggera) può scomparire nel giro di 3 giorni.
L’influenza vera e propria, che nei prossimi mesi metterà a letto decine di milioni di persone, deve ancora arrivare. A rischio i soggetti più deboli, a cui è consigliato il vaccino antinfluenzale (gratuito per gli over 65). La vaccinazione è il rimedio più efficace contro l’influenza, anche se, lo ricordiamo, non protegge dalle centinaia di varianti di virus parainfluenzali.
Per quanto riguarda la Chikungunya, dura in media da 4 a 6 giorni, ma i sintomi possono prolungarsi anche oltre. Non è grave, si risolve spontaneamente e porta alla morte solo nello 0.4% dei casi (può essere fatale nei pazienti anziani cardiopatici o diabetici). Al momento non esiste una cura antivirale specifica per il trattamento della Chikungunya, e l’unica soluzione efficace sono i farmaci antipiretici, antinfiammatori e detossificanti che limitano o annullano il malessere. Per velocizzare i tempi di ripresa è molto importante bere tanta acqua, reintegrare sali minerali e il riposo a letto.
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