Mistero Fed: cosa c’è dietro la maxi iniezione di liquidità?

La maxi iniezione di liquidità operata dalla Fed è già diventata un mistero.

Il mercato intero ha iniziato ad interrogarsi sulle reali motivazioni che potrebbero aver spinto la banca centrale americana a versare nel sistema svariate centinaia di miliardi di dollari nell’arco di pochissimi giorni.

Qualcuno ha parlato persino di un vero e proprio giallo: l’iniezione di liquidità della Fed potrebbe nascondere problemi di varia natura. Le indiscrezioni in merito si sono moltiplicate.

Fed: cosa c’è dietro l’iniezione di liquidità

Qualche giorno fa, la banca centrale statunitense è tornata ad intervenire sul mercato repo per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008. La Fed ha annunciato la sua intenzione di iniettare nuova liquidità per un massimo di 75 miliardi di dollari al giorno e fino al 10 ottobre.

L’obiettivo? Contrastare l’aumento dei costi di finanziamento a breve termine. Secondo una parte del mercato, la crescente difficoltà delle banche USA a soddisfare i requisiti minimi di riserva ha portato i tassi a salire cosa che a sua volta ha spinto la Federal Reserve a intervenire. Per gli operatori però le scelte dell’istituto potrebbero nascondere ben altro.

L’iniezione di liquidità della Fed è proseguita ieri, quando grazie alle aste la banca ha scaricato sul mercato altri 142 miliardi di dollari.

“Stiamo cercando di capire perché la liquidità non si muove dai conti delle banche presso la Fed e non confluisce nel mercato repo, dove istituti e investitori prendono in prestito denaro in cambio di Treasury per coprire le necessità di finanziamento a breve. C’è uno spezzettamento nel sistema”,

ha affermato il n°1 della Fed di New York al Financial Times contribuendo così a gettare benzina sul fuoco delle speculazioni.

Secondo parte del mercato, l’iniezione di liquidità della Fed potrebbe aver trovato fondamento nell’ipotesi di fallimento di una grande banca o, perché no, di un fondo. Al momento, però, le speculazioni sono rimaste tali.