Referendum costituzionale: quali sono le norme sui permessi sul posto di lavoro? Tutte le info utili per insegnanti e personale scolastico in vista dell’appuntamento elettorale del 4 dicembre 2016
Il referendum costituzionale del 4 dicembre è un appuntamento importante anche per il mondo della scuola. Moltissimi insegnanti scontenti delle politiche di Renzi hanno fatto sapere che si recheranno alle urne per dire No alla riforma costituzionale, ma come funziona per i docenti che per via della mobilità hanno ottenuto il posto a diversi chilometri di distanza dalla propria città?
Il diritto di voto è garantito anche agli insegnanti fuori sede, i quali possono usufruire di permessi straordinari e sconti su treni e aerei per andare a votare.
Inoltre, per il referendum costituzionale si voterà domenica 4 dicembre dalle 7 alle 23, e diverse scuole sono state scelte come sedi elettorali. Questi istituti rimarranno chiusi dal 2 dicembre e resteranno a disposizione delle Amministrazioni Comunali per tutta la giornata di lunedì 5 dicembre. Ciò vuol dire, per alunni e insegnanti, maxi-ponte prima dell’Immacolata. FLC Cgil, tuttavia, precisa che nessun lavoratore docente e ATA può essere obbligato a fruire di giorni di ferie nelle giornate di utilizzo della scuola come seggio elettorale.
Come funzionano le assenze e i permessi retribuiti per insegnanti e personale scolastico in occasione di elezioni e referendum? Cosa dicono le normative sui permessi elettorali, sia per esercitare il diritto di voto sia per i lavoratori impegnati nelle operazioni elettorali nei seggi? Queste le domande che dipendenti statali o privati, i docenti di scuola e il personale ATA si pongono in virtù dalla data del referendum.
A chiarire la questione permessi retribuiti per esercitare il diritto di voto sono le schede di CGIL e UIL, dove sono indicate le norme sui permessi elettorali per elezioni politiche, amministrative e referendum. Il 4 dicembre si avvicina: vediamo dunque quali sono le modalità previste per gli insegnanti di ruolo e non che vogliono rientrare per votare al referendum costituzionale.
Insegnanti fuori sede, referendum 4 dicembre: permessi retribuiti straordinari
In materia di permessi retribuiti straordinari si fa riferimento alla Circolare della ragioneria generale dello stato Igop n. 23 del 10.3.1992.
Questo tipo di permessi spettano ai docenti che hanno chiesto il trasferimento della residenza sul luogo di servizio ma non hanno ottenuto in tempo utile l’iscrizione nelle liste elettorali della nuova residenza. In questo caso i criteri con cui vengono concessi i permessi straordinari retribuiti sono i seguenti:
- 1 giorno per le distanze da 350 a 700 chilometri
- 2 giorni per le distanze oltre i 700 chilometri o per spostamenti da e per le isole
Insegnanti fuori sede, referendum 4 dicembre: permessi retribuiti ordinari
Anche il personale che ha mantenuto la residenza in comune diverso da quello di servizio può utilizzare i permessi per raggiungere il proprio comune di
residenza in occasione di elezioni e referendum. In questo caso, però, si parla di permessi ordinari e i criteri variano in base al tipo di contratto:
- Il personale con rapporto a tempo indeterminato può fruire da 1 a 3 giorni di
- permesso retribuito per motivi personali o familiari di cui all’articolo 15, comma 2 del CCNL 2002-2005 (3 giorni + eventuali 6 giorni di ferie per i docenti) se non ancora
utilizzati. - Il personale con rapporto a tempo determinato può fruire fino a un massimo di
6 giorni di permesso non retribuito per motivi personali o familiari di cui all’art. 19, comma 7 del CCNL 2002-2005.
Insegnanti fuori sede, referendum 4 dicembre: sconti sulle spese di viaggio
I docenti fuori sede che rientrano nel comune di residenza per esercitare il diritto di voto possono usufruire di agevolazioni sulle spese di viaggio. Presentando la tessera elettorale sia all’andata che al ritorno, infatti, treni, navi e aerei sono scontati e il pedaggio autostradale è gratuito.
Elettori residenti in Italia
Treno: sconto del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno) sia per la 1^ che per la 2^ classe;
Nave: sconto del 60% sulla tariffa ordinaria.
Elettori residenti all’estero
Treni: sconto del 60% sulla tariffa ordinaria di 1^ classe e gratuità del viaggio per la
2^ classe;
Aerei (Alitalia): sconto del 30% sulla tariffa ordinaria;
Nave : sconto del 60% nella classe superiore e del 100% nella classe inferiore;
Auto: gratuità del pedaggio autostradale.
Assenze personale scolastico addetto ai seggi elettorali
Durante le elezioni e i referendum, a tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato e determinato (anche temporaneo) che ricoprono il ruolo di presidente, scrutatore o rappresentante di lista è riconosciuto il diritto di assentarsi per la durata delle operazioni di voto e di scrutinio.
L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli effetti e gli interessati hanno diritto a recuperare le giornate non lavorative di impegno ai seggi con giorni di recupero compensativo: due giorni successivi alle operazioni elettorali (se il sabato è non lavorativo), o nel giorno successivo (se il sabato è lavorativo).
Nel caso del referendum costituzionale, il 4 dicembre è domenica e quindi questa giornata non lavorativa va recuperata da parte del dipendente, assentandosi un giorno infrasettimanale da concordare con il dirigente scolastico, in rapporto anche alle esigenze di servizio. Non è possibile invece recuperare la giornata libera o il sabato se nella scuola si utilizza la settimana corta poiché in questo caso il sabato è considerato giornata lavorativa a tutti gli effetti.
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