Intelligenza artificiale e Big Data stanno innovando il settore immobiliare: ecco come cambia il modo in cui compriamo e vendiamo le case grazie al PropTech.
Avere una valutazione quanto più precisa dell’immobile che vogliamo vendere o i dati su una proprietà che ci interessa comprare, come il modo in cui il terreno su cui è costruita è stato utilizzato in passato, il tasso di criminalità e i dati demografici del quartiere o, ancora, la possibilità di prevedere le tendenze di mercato - dove i prezzi aumenteranno e quali sono le aree in via di sviluppo dove è più conveniente investire: queste sono solo alcune delle infinite possibilità aperte dal PropTech, la rivoluzione digitale nel settore immobiliare.
Oggi più che mai l’innovazione del real estate è guidata da intelligenza artificiale, analisi dei dati e machine learning, e cresce il numero di società e startup PropTech. Anche in Italia il fenomeno è in costante crescita. Secondo l’Italian PropTech Monitor (IPM) nel 2021 si contavano 184 società PropTech, divise tra Real Estate Fintech, Smart Real Estate, Sharing Economy e Servizi Professionali, basate o operanti nel nostro Paese, il 21% in più rispetto all’anno precedente.
Una di queste è Reopla, che negli anni ha raccolto il più grande database di compravendite immobiliari e di annunci di edifici in vendita in rete oggi disponibile in Italia. Rielaborando questi Big Data con algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, Reopla è in grado di fornire in pochi decimi di secondo una valutazione automatica estremamente precisa di un immobile, su tutto il territorio italiano e a partire anche da pochi dati di dettaglio.
Intelligenza artificiale e Big Data al servizio del mercato immobiliare
“Intelligenza artificiale e Big Data sono certamente tra le tecnologie che hanno trainato l’innovazione negli ultimi anni e anche nel settore immobiliare sono nate numerose startup che le mettono al centro della propria offerta”, ci spiega Patrick Albertengo, co-founder e managing director di Reopla. “Oggi i dati vengono utilizzati nel settore real estate già durante l’ideazione dei nuovi edifici che, grazie proprio alle moltissime informazioni raccolte da società specializzate, rispecchiano in maniera molto più accurata le reali esigenze del mercato su cui vanno a posizionarsi, riducendo i tempi di commercializzazione e l’esposizione degli imprenditori edili”.
Procedendo poi ancora nella filiera, “si stanno diffondendo gli smart-building, ovvero edifici intelligenti che, raccogliendo dati attraverso appositi sensori e rielaborandoli con algoritmi di intelligenza artificiale, consentono di prevenire eventuali problemi strutturali, migliorare la propria stessa efficienza energetica e la qualità della vita dei propri occupanti”, continua Albertengo. “Anche il mercato dell’intermediazione, nonostante sia caratterizzato da una polverizzazione degli operatori, può contare su prodotti e servizi (come agentpricing.com) che mettono in relazione le informazioni di mercato provenienti da innumerevoli fonti, supportando i professionisti nella delicata quanto fondamentale fase di valutazione di un immobile da immettere sul mercato”.
Perché i dati sono così importanti nel settore immobiliare
Nella nostra epoca i dati sono un patrimonio di incredibile valore in tutti i settori in quanto, attraverso una corretta lettura di essi, possono offrire una visione chiara e oggettiva di ciò che si intende guardare, guidando quindi imprenditori e operatori verso scelte più consapevoli e mirate.
“Nel settore immobiliare - spiega il co-founder di Reopla - i dati consentono di rendere più efficienti i processi, spesso non particolarmente dinamici per le specificità stesse del comparto, portare soluzioni che rispecchiano le nuove esigenze di utenti e operatori e aumentare la trasparenza di un mercato che muove miliardi di euro ogni anno”.
Reopla è nata nel 2015 da un’idea di Patrick Albertengo, Gabriele Billitti e Consuelo Tarantini partendo da un’esigenza, quella di rendere più dinamico e trasparente il mercato immobiliare italiano, sull’esempio di quello USA, grazie a soluzioni innovative.
Inizialmente è stata creata una piattaforma che permettesse agli intermediari di condividere i propri patrimoni di informazioni (dati) a vantaggio comune e, nel 2016, la prima piattaforma di Valutazione immobiliare per Agenzie denominata Agentpricing.com, tutt’oggi il servizio di valutazione più utilizzato in Italia secondo la ricerca Oid 2020 e 2021.
Nel 2021 Reopla S.r.l si è sdoppiata affiancando al settore Agency una nuova Business Unit, Reopla Corporate, dedicata a tutte le società che ruotano attorno al settore immobiliare ma non si occupano nello specifico di intermediazione e che può contare su un database di oltre 400mila compravendite immobiliari avvenute negli ultimi 24 mesi e su un team internazionale di data scientist specializzati grazie ai quali può supportare banche, società di credit management e società di perizia immobiliare nelle attività quotidiane, fornendo dati sulle compravendite immobiliari e servizi di valutazione automatica AVM.
Da novembre 2021 la maggioranza di Reopla S.r.l è stata acquisita dal gruppo tedesco Sprengnetter Ghmb, leader in Europa nella realizzazione di valutazioni immobiliari automatizzate. L’obiettivo è di continuare il percorso di crescita internazionale e di creare un nuovo punto di riferimento per il mercato dei modelli di AVM, partendo dal database del compravenduto immobiliare di Reopla.
Cosa sono i modelli di valutazione automatica
Il servizio di AVM (Automated Valuation Models) offerto da Reopla, ufficialmente disponibile nella sua nuova versione dall’inizio del prossimo mese, è frutto del lavoro di decine di data Scientist dislocati in Europa e del supporto di Sprengnetter Ghmb. con la quale la società condivide l’obiettivo di creare il più preciso modello di valutazione automatica qui in Italia.
Ma come funziona e come può trarne vantaggio chi lo utilizza? “Grazie a una connessione API”, ci spiega Patrick Albertengo, “i nostri clienti possono ad esempio offrire sui propri portali una valutazione indicativa di un immobile ai propri utenti oppure banche e grandi fondi immobiliari possono ottenere il più probabile valore di mercato di centinaia o migliaia di immobili in pochi secondi. Le potenzialità di uno strumento di valutazione automatizzata sono innumerevoli e tutte sempre a supporto degli operatori professionali. La tecnologia non serve a sostituire i professionisti ma, anzi, contribuisce a creare le condizioni per valorizzare al massimo le loro competenze e professionalità”.
Le sfide del settore
Come già sta avvenendo in quasi ogni altro settore, anche l’immobiliare inizia a confrontarsi con un’utenza finale abituata a ottenere informazioni e servizi a portata di clic e in pochi secondi. “Si tratta di un’enorme sfida in termini di efficientamento dei processi per un settore che per sua stessa natura non è particolarmente dinamico”, commenta Albertengo. “Chi oggi è abituato a fare la spesa con un clic o a ordinare dal proprio ristorante preferito tramite un’app non sarà più disposto ad attendere gli attuali tempi di risposta del mercato immobiliare. Dalla valutazione del proprio immobile fino alla chiusura della compravendita, ogni processo del settore real estate dovrà necessariamente essere almeno in parte digitalizzato e tutti gli operatori coinvolti nei diversi processi dovranno acquisire competenze digitali e introdurre questi strumenti nel proprio lavoro per poter rispondere rapidamente alle esigenze dell’utente”.
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