Internet: la nuova guerra tecnologica dei “cavi sottomarini”

Riccardo Lozzi

09/02/2021

Dopo gli oleodotti e i gasdotti, al via la creazione in tutto il mondo di cavi sottomarini per aumentare la velocità della connessione internet tra i vari Paesi.

Internet: la nuova guerra tecnologica dei “cavi sottomarini”

Una nuova fase della geopolitica internazionale è pronta a essere giocata sott’acqua. Dopo gli oleodotti e i gasdotti, sui fondali dell’oceano si stanno sviluppando le nuove infrastrutture per le comunicazioni digitali, in grado di aumentare ancor di più la velocità di connessione internet e il passaggio di dati tra un Paese e l’altro.

La guerra tecnologica avvenuta per il 5G potrebbe quindi continuare in questo nuovo ambiente.

Internet: la nuova guerra tecnologica dei “cavi sottomarini”

Allo stato attuale i cavi sottomarini sono 430 e, nonostante la maggioranza della popolazione mondiale ne ignori l’esistenza, garantiscono più del 90% delle relazioni internet su scala internazionale.

Sono in cantiere nuovi progetti in grado di accelerare ulteriormente questi rapporti digitali, i quali attirano sempre di più l’attenzione della grandi multinazionali e dei governi di tutto il mondo.

Infatti, la possibilità di installare un cavo in grado di fornire una maggiore velocità di connessione tra due aree geografiche ed economiche assumerà un ruolo sempre più importante.

Basti pensare che il volume di informazioni transatlantico raddoppia ogni due anni, con una crescita ancora maggiore registrata durante il lockdown della scorsa primavera.

I progetti Dunant e Amitié

Nelle ultime ore è entrato in funzione il cavo sottomarino realizzato da Google. L’infrastruttura, denominata Dunant in onore del fondatore della Croce Rossa, è stata portata a compimento collegando la località americana Virginia Beach con la francese Saint-Hilaire-de-Riez.

Dunant, lungo oltre 6.500 chilometri e per cui i lavori sono iniziati nel 2018, potrà contare su una velocità di 250 terabit al secondo, grazie allo sfruttamento del sistema innovativo realizzato dalla società SubCom.

Il cavo garantirà a Google un potenziamento del proprio servizio di cloud, agganciandosi al sistema Curie presente tra USA, Panama e Cile, e a Equiano che mette in relazione il Sudamerica con il Portogallo.

Telecom Italia pronta ad allearsi con Google

A far fronte al progetto di Google, è Amitié, nato su iniziativa di Facebook, in un’alleanza commerciale con l’inglese Vodafone e la francese Orange.

Con un’estensione di 6.800 chilometri congiungerà nel 2022 Lynn in Massachusetts, biforcandosi poi tra Le Porge, località vicino a Bordeaux in Francia, e a Bude nel sud del Regno Unito.

Inoltre un consorzio con dentro Facebook, Orange e Vodafone, insieme anche a China Mobile, MTN GlobalConnect, STC, Telecom Egypt e WIOCC, darà vita a un’opera di 37 mila chilometri, il 2Africa, che collegherà l’Europa occidentale al Medio-oriente, toccando anche 16 Stati africani.

Telecom Italia, potrebbe invece partecipare alla costruzione, insieme a Google e Oman Telecommunications, del cavo sottomarino tra l’India e l’Europa, coinvolgendo Israele e Arabia Saudita.

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