Intesa Sanpaolo: no a grandi acquisizioni, quale strategia?

Violetta Silvestri

08/02/2021

Intesa Sanpaolo non intende procedere con grandi acquisizioni. Quali sono i target del gruppo di Messina, ancora in evidenza oggi a Piazza Affari?

Intesa Sanpaolo: no a grandi acquisizioni, quale strategia?

Intesa Sanpaolo vola anche oggi a Piazza Affari.

Le azioni sono in rally con un aumento che ha raggiunto picchi del 3%, sulla scia degli scambi euforici di venerdì 5 febbraio, dopo i conti della trimestrale.

Il gruppo bancario, stando alle parole dell’ad Messina, ha le idee chiare su quale strategia seguire nel medio periodo.

Nei target di Intesa Sanpaolo non ci sono grandi acquisizioni: a quali obiettivi mira l’istituto?

La strategia di Intesa Sanpaolo

I target del principale istituto di credito italiano sono emersi durante un’intervista del suo ad Carlo Messina rilasciata a Bloomberg Television.

Cosa ha svelato l’amministratore delegato, forte dei conti 2020 appena pubblicati? Nessuna grande acquisizione in vista per il gruppo bancario: questa una delle certezze del piano di business futuro.

Piuttosto, Intesa potrebbe prendere in considerazione piccole acquisizioni nella gestione patrimoniale e nel private banking in Europa, per rafforzare alcune delle sue attività principali.

In focus ci sono potenziali acquisti di operatori boutique, palyer non significativi o team di banchieri privati ​​in luoghi dove ci sono molti italiani, ad esempio la Svizzera, stando alle dichiarazioni di Messina.

Sebbene la gestione patrimoniale offra un grande potenziale, il ceo ha escluso una grande acquisizione in quanto i potenziali prezzi delle operazioni attualmente sembrano troppo alti per generare sinergie adeguate.

Le azioni Intesa Sanpaolo, intanto, sono in corsa del 2,26% a 2,11 al momento in cui si scrive.

Su cosa punta Intesa

Come sottolineato da Bloomberg, Messina sta cercando di espandere le attività più redditizie della banca, tra cui le divisioni assicurazioni, private banking e asset management, per contrastare i bassi margini dai prestiti, concentrandosi sull’integrazione di UBI Banca SpA, acquistata lo scorso anno.

Intesa sta inoltre accelerando il risanamento del proprio bilancio e migliorando la qualità degli attivi implementando un guadagno derivante dalla fusione con UBI.

Le differenze con Unicredit

Nel corso della sua intervista, l’ad Messina non ha mancato una riflessione sulla rivale Unicredit, sempre più al centro della vicenda MPS.

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo ha ricordato innanzitutto che l’altro istituto ha un modello di business completamente diverso da Intesa. Quest’ultima è una società di gestione patrimoniale e bancaria con un numero significativo di attività produttive.

UniCredit si presenta come una banca paneuropea a detta di Messina. Commentando il possibile acquisto da di Monte dei Paschi di Siena da parte dell’istituto del prossimo ceo Orcel, l’ad ha affermato che la mossa potrebbe aiutare il rivale di Intesa ad espandere il suo ruolo in Italia nel medio termine.

Tuttavia, ha aggiunto: “nel breve periodo Intesa può aumentare la sua quota di mercato in Italia anche se UniCredit si fonde con il Monte dei Paschi”.

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