Dopo aver commentato i risultati delle prove Invalsi 2018 il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti lancia una nuova sfida per il prossimo anno scolastico a studenti e insegnanti: la prova Invalsi di geografia.
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha commentato le prove Invalsi 2018 e ha lanciato una nuova proposta: l’introduzione della prova di geografia. Da alcuni anni le prove Invalsi sono diventate un appuntamento fisso per gli studenti delle elementari, delle medie e delle superiori e si pongono l’obiettivo di valutare in maniera standardizzata il livello di apprendimento degli alunni italiani nelle diverse zone d’Italia tramite dei test.
Questi test sono obbligatori e vengono elaborati dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (Invalsi), un ente di ricerca sotto il diretto controllo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Una delle prerogative di queste prove è la possibilità di attuare un confronto con le altre scuole e le altre agenzie formative europee e comunitarie per rilevare così i punti deboli del sistema formativo italiano e intervenire per migliorarli.
Risultati Invalsi 2018
Proprio in commento agli ultimi risultati delle prove Invalsi 2018 il neo ministro Bussetti ha parlato facendo presente la necessità di un intervento di estrema sincerità e realismo.
Per quanto riguarda la situazione di disuguaglianza persistente emersa dal test tra le varie regioni con notevoli carenze soprattutto al sud in Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna il ministro non si è esposto e ha dichiarato che il ministero si riserva del tempo per riflettere sulla ricognizione fatta.
Altro punto che necessita dell’attenzione e di seri provvedimenti da parte del ministero è il risultato dell’inglese alle medie crollato dopo una buona performance alle elementari: anche su questo Bussetti non si sbilancia e risponde che si farà una valutazione di tutti i risultati.
Prova di geografia
Dopo l’ultimo cambiamento attuato, ossia quello relativo alla somministrazione del test al computer, che ha avuto successo in tutta la penisola e grazie al quale le prove si sono svolte senza problemi, il ministro ribadisce che almeno per il momento non è intenzionato ad abolire o modificare le prove.
La vera novità proposta in merito alle prove Invalsi è una sfida lanciata a studenti, insegnanti ed esperti dell’Invalsi: l’introduzione della prova di geografia. Il ministro vorrebbe estendere la rilevazione nazionale delle competenze anche ad un’altra materia.
In merito a ciò bisognerà certo fare una riflessione dato che questa stessa materia è scomparsa da numerosi indirizzi tecnici, liceali e professionali.
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