Il debito emergente (EMD) rimane un’asset class poco rappresentata nei portafogli degli investitori globali e presenta una correlazione storicamente bassa, se non negativa, con i Treasuries americani
Investire nel debito dei mercati emergenti è rischioso?
La domanda può suonare famigliare a numerosi investitori privati e consulenti finanziari, eppure i timori nei confronti di questa particolare classe di attivo possono essere sovrastimati in questa fase. Perché?
C’è lo spiega Aberdeen Standard Investments facendo ricorso alle tre “W” dell’alfabeto inglese.
Why?
Secondo la società il debito emergente è un asset class:
- matura ed in continua crescita (11.6 trilioni di dollari)
- ancora poco presente nei portafogli globali (rappresenta solo il 5%)
- è poco studiata dagli analisti (soprattutto per i paesi più piccoli)
- la correlazione con i Treasuries americani è storicamente bassa, in alcuni casi negativa (Frontier)
- negli ultimi 14 anni ha spesso generato rendimenti annui superiori a molte altre classi di attivo con una volatilità inferiore.
Nel grafico possiamo osservare che negli ultimi 5 anni il peso del debito emergente nei portafogli è rimasto sostanzialmente stabile.
Why now?
Il momento migliore per investire nella classe d’investimento che va sotto il nome “emergente” è ora perché:
- momentum macro favorevole
- basso indebitamento a livello aggregato
- fine del ciclo rialzista della FED
- spread
- nuovi stimoli cinesi.
Nel grafico possiamo osservare che il debito dei Paesi emergenti è relativamente più basso, soprattutto nel settore finanziario e immobiliare.
Why us?
- team di lunga data, stabile e di comprovata esperienza
- 13 miliardi di dollari in gestione di EMD, 84 professionisti dedicati con una esperienza media di 20 anni, coverage di 80 Paesi e 1000 società
- una piattaforma proprietaria per la gestione del rischio (Quantum) e l’integrazione nell’analisi fondamentale della valutazione ESGP.
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