Investire in azioni: meglio le assicurazioni che le banche

Alessio Trappolini

11 Marzo 2019 - 09:39

Le azioni di imprese di assicurazione o riassicurazione di qualità pagano dividendi con stabilità e mostrano maggior resilienza ai ribassi di mercato

Investire in azioni: meglio le assicurazioni che le banche

Per aumentare le performance del proprio portafoglio senza aumentarne al contempo il rischio un’alternativa efficace sono i titoli del settore assicurativo.

Dal 2009 ad oggi il comparto ha registrato un rendimento del 15,7%, mentre nello stesso periodo il segmento bancario è arrivato al 7,5% annualizzato. Perché tale discrepanza?

Fonte: Notz Stucki

“In primo luogo a causa della regolamentazione: per evitare l’insorgere di crisi sistemiche di liquidità, le autorità di vigilanza hanno imposto dei coefficienti di riserva e vincoli di utilizzo della Tesoreria che hanno compresso i margini degli istituti bancari danneggiandone la redditività”, ha spiegato l’asset manager Notz Stucki in una nota.

C’è anche l’annoso problema dei crediti deteriorati: per la casa di gestione ginevrina “il post-crisi è stato molto più difficile per le banche che per le compagnie assicurative, le quali non hanno dovuto fare i conti con il crescente ammontare degli NPL, i principali responsabili dell’erosione dei profitti del settore. Inoltre è necessario menzionare le difficoltà di alcuni Paesi europei, in particolare quelli dove vi è uno stretto rapporto tra il governo e le grandi banche”.

Quanto conta il timing dell’investimento?

Per un investitore il timing di ingresso nell’investimento avrebbe influito: da novembre 2009 ad oggi la performance di riferimento è un -1,1% annualizzato. Ma per i titoli del settore assicurativo, sebbene siano stati particolarmente volatili, il timing è stato meno influente.

Da febbraio 2009 il comparto ha registrato un rendimento del 15,7% annualizzato e da novembre dello stesso anno i numeri rimangono ancora attraenti: +11% di total return annualizzato.

Da non sottovalutare, poi, la questione dei dividendi, più stabili nel settore assicurativo. Notz Stucki conclude l’intervento così:

Noi crediamo che è ancora possibile generare buone performance con alcuni specifici istituti poiché in alcuni casi è possibile trovare del valore ma come investimento di lungo termine guardiamo prevalentemente a titoli di imprese di assicurazione o riassicurazione di qualità che non solo pagano un buon dividendo ma mostrano resilienza ai ribassi di mercato e costituiscono delle buone opportunità di crescita nelle fasi favorevoli.

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