L’Italia sotto la lente dell’Istat: dal PIL alla disoccupazione, cosa dovranno affrontare i cittadini nei prossimi mesi?
PIL in caduta libera e non solo nel quadro dipinto dall’Istat nel suo ultimo rapporto intitolato “Prospettive per l’economia italiana”.
L’analisi dell’Istituto è stata pubblicata nella mattinata di oggi, lunedì 8 giugno, e oltre ad analizzare il PIL d’Italia, ha fatto luce anche su aspetti quali la disoccupazione e i consumi delle famiglie. I risultati dell’esame non hanno lasciato spazio a dubbi di alcun tipo.
Istat su Italia: PIL giù dell’8,3% nel 2020
La pandemia globale ha reso sempre più incerte le prospettive per l’economia tricolore. Nel suo ultimo report l’Istat ha parlato di un impatto e di uno shock senza precedenti che porteranno il PIL d’Italia a crollare dell’8,3% nell’anno corrente. Rispetto alle stime iniziali, il quadro è peggiorato di circa 9 punti percentuali.
La ripresa sarà parziale e non arriverà prima del 2021, anno in cui l’economia avanzerà del 4,6% secondo le previsioni dell’istituto. In linea di massima, però, il PIL potrebbe tornare in positivo già nella seconda metà del 2020 visto che i primi dati di maggio hanno mostrato:
“alcuni primi segnali di ripresa in linea con il processo di riapertura delle attività.”
Non solo PIL: il quadro completo
Mentre il PIL crollerà di oltre 8 punti percentuali nell’anno corrente i consumi delle famiglie si contrarranno dell’8,7%. Ma non è finita.
A scendere saranno anche gli investimenti, giù del 12,5%, mentre a salire sarà la spesa delle pubbliche amministrazioni (+1,6%).
Occhi sull’occupazione
Il mercato del lavoro non sarà esentato dall’impatto del coronavirus. Da gennaio ad aprile 2020, si legge nel report Istat, 500 mila persone hanno smesso di cercare un’occupazione cosa che ha determinato un incremento dell’inattività.
L’occupazione (misurata in termini di ULA) andrà di pari passo con il PIL e crollerà del 9,3% quest’anno per riprendersi del 4,1% il prossimo. Il tasso di disoccupazione, invece, viaggerà con ritmi diversi rispetto agli indicatori tradizionali.
“La lettura della crisi attraverso i dati del mercato del lavoro assume forme e intensità diverse rispetto al consueto andamento degli indicatori.”
Per questo è probabile che il tasso di disoccupazione si attesterà al 9,6% nel 2020 ma balzerà al 10,2% nel 2021. Il tutto dal 10% dello scorso anno.
Volendo riassumere:
Fonte: Istat
Come molti avevano ormai appurato, dunque, il 2020 sarà tutto fuorché un anno facile per l’Italia. Il report dell’Istat ha soltanto confermato un quadro già chiaro.
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