Ita pronta a decollare a ottobre, ma con diversi nodi da sciogliere, soprattutto riguardanti i lavoratori Alitalia. La partenza sarà in salita, cosa ha detto al riguardo il ministro Giorgetti?
Ita-Alitalia: trattative in salita per la questione lavoratori e diversi nodi da sciogliere in vista del decollo autunnale.
Qual è l’attuale situazione della compagnia aerea che andrà a sostituire per sempre la vecchia società?
Non tutto è risolto e il tema degli esuberi si fa sempre più caldo e spinoso, con i sindacati sul piede di guerra. Intanto, dalle ultime parole del ministro Giorgetti sono emerse le esigenze di avere una newco sostenibile e competitiva.
Quali novità sul fronte Ita-Alitalia?
Ita: il nodo sui lavoratori ex Alitalia
Il vertice Ita e sindacati non è andato come si sperava. Sul tavolo, infatti, restano divergenze sulla delicata questione dei lavoratori Alitalia non rientranti nel piano della newco.
Nello specifico, sono 10.500 gli addetti assunti nella ex compagnia di bandiera che le organizzazioni sindacali difendono. Tuttavia, la nuova società ha fatto sapere che, per adesso, ha bisogno solo di 2.800 unità.
Un divario enorme, che si sta traducendo in scontro e malumori. Nel dettaglio, Ita ha messo in conto 490 piloti, e 1.060 assistenti di volo: numeri troppo bassi rispetto alle richieste sindacali.
Non solo, potrebbe essere applicata una diminuzione del 20-30% dello stipendio di hostess e steward. I sindacati lamentano l’attuazione di un modello EasyJet, che ha tagliato i costi e incrementato l’efficienza a discapito delle buste paga.
Soltanto per la categoria dell’organico la quota è in eccesso rispetto alle indicazioni sindacali: 1.200 contro 1.900 della ex Alitalia.
In tutto, circa 6.500 lavoratori sono appesi alle forme di ammortizzatori sociali, in un clima di dialogo offuscato dalle accuse dei confederali a Ita di voler andare dritta per la sua strada senza avere vincoli.
Per questo, le organizzazioni sindacali hanno scritto a Draghi affinché intervenga. Si preannunciano ancora giorni infuocati sulla vicenda Ita-Alitalia.
Le parole di Giorgetti sul futuro di Ita
A disegnare un futuro ancora incerto e, comunque, non privo di ostacoli iniziali è stato il ministro dello Sviluppo Economico.
Intervenuto al meeting di Rimini, Giorgetti ha sottolineato:
“La scelta fatta è stata quella di creare una società che non consumi ricchezza. Oggi consuma sostanzialmente 30 milioni di euro al mese a carico dello Stato e della collettività: è una situazione non sostenibile.”
Per questo motivo, ha ribadito il ministro, Ita sarà una società ridotta, con la speranza che possa così crescere. L’idea, comunque, è di poter trovare delle collaborazioni. E, al riguardo, Giorgetti ha ripetuto il nome di Ferrovie dello Stato.
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