Ita decolla e Alitalia è archiviata, ma sul tavolo della nuova compagnia ci sono i nodi da sciogliere per essere competitiva. Entro il 2022 c’è bisogno di una svolta, secondo i vertici.
Italia Trasporto Aereo, successore di Alitalia, ha iniziato a volare dopo un lungo e travagliato cammino di preparazione allo storico passaggio.
In realtà, non tutti i nodi sono stati sciolti e tra le priorità della newco c’è la necessità di ricevere un investimento da una grande compagnia aerea entro e non oltre il 2022.
Ne è convinto il presidente Altavilla, come riportato sulla stampa straniera, nello specifico da Bloomberg. Il nuovo vettore italiano è troppo piccolo per sopravvivere come compagnia autonoma. La sfida ora è gestirlo in modo da renderlo attraente per uno dei grandi gruppi aerei, sia in Europa che in un’altra regione come gli Stati Uniti.
Ita ha iniziato a volare, ma senza una svolta potrebbe atterrare prima del previsto.
Ita ha bisogno di un partner entro il 2022: i dettagli
“Sto cercando un accordo da concludere entro la fine del 2022, non voglio andare oltre”: così si è espresso il presidente di Ita parlando del futuro della newco.
Un’intesa con un altro vettore fa parte del piano da quando il Governo di Mario Draghi ha incaricato Altavilla di guidare la compagnia aerea, che sarebbe stata poi soprannominata ITA Airways.
Il presidente ha detto di essere stato contattato da tutti i principali vettori europei e dall’amministratore delegato statunitense di Delta Air Lines, Ed Bastian, che ha confermato questo mese discussioni aperte su una possibile alleanza.
Anche Deutsche Lufthansa sarebbe ancora interessata a una partnership commerciale. Al gruppo aereo tedesco è precluso l’acquisto di oltre il 10% di un’altra compagnia aerea fino a quando non avrà rimborsato tutti i suoi 9 miliardi di euro di salvataggio statale, un processo che mira a completare entro la fine dell’anno.
Intanto, Ita ha raggiunto un accordo quadro il mese scorso per l’acquisto di nuovi e più efficienti aeromobili Airbus che manterranno bassi i costi e ha acquistato il brand Alitalia, assicurandosi il marchio riconosciuto a livello globale.
Il nodo della concorrenza del low-cost
Ita dovrà affrontare la forte concorrenza delle compagnie low cost come Ryanair, EasyJet e Wizz Air su rotte nazionali e regionali, mentre le principali aziende aeree in Europa e negli Stati Uniti dominano le redditizie rotte transatlantiche.
L’aspetto della dimensione della newco aerea non è secondario, lo ha ripetuto lo stesso Altavilla:
“Era chiarissimo per me che questa azienda non può sopravvivere da sola, anche se tutte le stelle dovessero allinearsi per un enorme rimbalzo nel mercato dei viaggi. Le dimensioni contano oggi e conteranno sempre di più in futuro”
Il contesto nel quale si nuove Ita non è semplice. L’industria aeronautica globale si sta riprendendo solo lentamente dalla pandemia.
La IATA, la lobby mondiale del settore, prevede perdite nette di 20,9 miliardi di dollari per le compagnie aeree europee quest’anno e 9,2 miliardi di dollari nel 2022.
Il mercato a lungo raggio ha sofferto di più durante i vari lockdown ma, con gli Stati Uniti che hanno rimosso il divieto di viaggio per gli europei dal prossimo 8 novembre, il debutto di Ita sul mercato arriva in un momento in cui tali rotte redditizie potrebbero rivivere.
La newco italiana, comunque, avrà bisogno di una svolta per rafforzarsi entro il 2022.
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