Fitch su Italia: mentre l’agenzia ha mantenuto stabile il rating del paese, l’outlook è stato rivisto al ribasso. Ma quali i motivi di questo pessimismo?
Fitch su Italia: è allarme - Fitch ha tagliato le stime di crescita dell’Italia nella giornata di venerdì, ma quali sono i motivi che spiegano il pessimismo dell’agenzia di rating?
Come molti si aspettavano, a pesare sulle stime di Fitch è stata soprattutto l’incertezza politica derivante dal referendum costituzionale di dicembre. Diversi analisti e diverse testate internazionali hanno addirittura prospettato il crollo dell’UE o l’uscita dell’Italia dal blocco in caso di vittoria del “No”, mentre ora è stata l’agenzia di rating Fitch a dedicarsi all’argomento.
L’agenzia di rating, dopo aver rivisto al ribasso le prospettive di crescita dell’Italia, ha infatti prospettato tre scenari in caso di vittoria del “No” al referendum costituzionale di dicembre e si è apertamente schierata contro questa eventualità.
Il clima di incertezza in cui l’Italia sembra essere immersa ha gravato fortemente sulle stime di Fitch che ha dunque tagliato l’outlook del paese da “stabile” a “negativo”. Quali sono i motivi che hanno portato a rivedere al ribasso le stime di crescita dell’Italia da parte di Fitch? Ecco tutti i dettagli.
Italia: Fitch mantiene rating ma taglia outlook
Fitch ha confermato il rating dell’Italia a BBB+ dato che, nonostante il congelamento dell’economia nel secondo trimestre, essa tornerà a crescere nel terzo.
“Il Pil italiano è attualmente sopra i livelli del 2000 e il 7% al di sotto del picco del 2007, la peggiore performance nell’area euro ad esclusione della Grecia”,
ha affermato l’agenzia di rating. Sulla scia di tali considerazioni Fitch ha dunque tagliato le stime di crescita dell’Italia e l’outlook del Belpaese è passato da “stabile” a “negativo”.
Italia: Fitch taglia outlook. Le previsioni sul Pil
Come già visto, nonostante Fitch abbia mantenuto stabile il rating dell’Italia, l’agenzia ha comunque tagliato l’outlook del Belpaese e lo ha portato a “negativo”. Ad aprile Fitch aveva previsto una crescita per l’Italia dell’1% nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Tali stime sono state riviste al ribasso e secondo le attuali previsioni dell’agenzia di rating, l’Italia crescerà dello 0,8% nel 2016 e dello 0,9% nel 2017.
Italia: Fitch taglia outlook. Le previsioni sul debito e l’allarme
Secondo le previsioni di Fitch anche il debito italiano continuerà a crescere. Nel 2016 il debito dell’Italia arriverà al 132,8% - mentre nel 2015 si era assestato al 132,3%. Nel 2017, sempre secondo Fitch, il debito dell’Italia raggiungerà il suo picco massimo al 133,3%. Solo nel 2020 tornerà a scendere al 128%.
“Un tale livello alto di debito lascia l’Italia esposta a shock potenziali avversi e limita lo spazio per politiche fiscali anticicliche”,
ha affermato Fitch.
Italia: Fitch taglia outlook. I motivi del ribasso
Quali sono i motivi che hanno spinto Fitch a tagliare l’outlook dell’Italia? In primo luogo l’agenzia di rating ha citato il debito, il sistema bancario e la disoccupazione. Un crescita lenta, ha spiegato Fitch, rischia di aggravare tali aspetti e rischia inoltre di dare maggior potere ai partiti populisti d’Italia.
“Il sistema bancario italiano soffre di un elevato livello di crediti deteriorati che aggiungono rischi all’economia. Le sofferenze ammontano a 200 miliardi di euro alla fine di agosto mentre il totale dei crediti deteriorati è di 331 miliardi alla fine di giugno, pari al 16,4% dei prestiti totali e al 20% del Pil”,
ha notato Fitch.
Italia: Fitch sul referendum costituzionale
Fitch si è poi espressa anche sul referendum costituzionale di dicembre e ha affermato che la vittoria del “No” sarebbe un vero e proprio choc politico. L’agenzia di rating ha inoltre immaginato tre scenari in caso di vittoria del “No” al referendum costituzionale d’Italia.
- Elezioni immediate da tenersi con la legge elettorale attualmente esistente;
- Governo ad interim volto all’introduzione di una nuova legge elettorale;
- La permanenza in carica di Renzi seppur in una posizione più debole.
Insomma, il pessimismo di Fitch, che ha portato l’agenzia di rating a tagliare le stime di crescita dell’Italia, appare piuttosto tangibile. Il clima di incertezza derivante dal referendum costituzionale, dal sistema bancario italiano, dal debito e da altri innumerevoli motivi continua ancora a gravare sulla crescita del Belpaese.
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