Il tema dell’uscita dall’Euro è tornato sulle prime pagine dei giornali e al centro dell’attenzione internazionale, soprattutto a causa di un sempre più diffuso populismo.
Con il passare degli anni il numero degli insoddisfatti nei confronti della moneta unica è cresciuto a dismisura, sia in Italia sia negli altri Paesi dell’Eurozona. Questo sentiment di sfiducia e di disillusione nei confronti della valuta è stato sfruttato a pieno dai movimenti e dai partiti populisti di più recente successo.
È proprio per questo che dal 2016 in poi il tema dell’uscita dall’Euro è tornato ancor più in voga ed ha iniziato a viaggiare sotto braccio con quello populista. Alcuni eventi hanno accentuato l’insofferenza nei confronti della moneta unica e hanno dato ancor più adito a tutte quelle forze che hanno urlato e proposto l’uscita dall’UE e dalla moneta unica.
Parliamo del fenomeno Brexit, dell’elezione di Trump, ma anche del referendum costituzionale di dicembre. Elementi che se da un lato hanno fornito maggiori spunti ai partiti populisti anti Euro, dall’altro hanno fatto sempre più temere la disgregazione dell’UE. Pensiamo soltanto alle elezioni francesi e alle minacce della Le Pen contro l’Euro.
Tuttavia, dopo le elezioni olandesi e quelle francesi, la moneta unica può considerarsi salva almeno per il momento e il tema dell’uscita dall’Euro può considerarsi un po’ meno concreto.