Italia: Fitch ha rivisto al ribasso le stime sul PIL nostrano. Il Belpaese crescerà ancor meno del previsto
Fitch ha tagliato (di nuovo) le sue stime sulla crescita dell’Italia.
Questa è solo l’ennesima tegola abbattutasi sul Belpaese, che dalla fine del 2018 in poi ha dovuto fare i conti con i ripetuti alert degli analisti, da quelli della Commissione europea, fino ad arrivare a quelli del Fondo Monetario Internazionale, che ha persino parlato di rischio contagio.
Già a fine dicembre Fitch aveva tagliato le sue previsioni sull’Italia di 0,1 punti percentuali. L’ultima sforbiciata, però, è risultata decisamente più grave.
Le nuove stime di Fitch sull’Italia (e non solo)
Nell’aggiornamento del Global Economic Outlook, gli analisti dell’agenzia di rating hanno tagliato le stime di crescita dell’economia italiana allo 0,1%. In tutto, s’intende, dal +1,1% stimato nel mese di dicembre.
Una revisione drastica che ha trovato ragion d’essere nel deterioramento dell’outlook relativo alle esportazioni e agli investimenti. Fitch ha fatto notare come l’Italia sia entrata in recessione per ben tre volte negli ultimi dieci anni. A pesare, nell’ultima occasione, sono state l’esaurimento delle scorte e l’affievolimento della domanda interna.
La spesa per investimenti, secondo le stime, rallenterà in maniera decisa nel 2019, e questo a causa di minori stimoli fiscali e dell’aumento dei tassi di finanziamento sovrani.
Giù le stime sull’Eurozona
Non è stata soltanto l’Italia a finire nel mirino di Fitch. Gli esperti hanno rivisto al ribasso le stime di 15 Paesi su 20 escludendo però l’ipotesi di una recessione globale.
Solo per fare alcuni esempi, la Germania avanzerà dell’1% (dall’1,6% originariamente previsto) e così accadrà anche all’Eurozona (dall’1,7% iniziale).
Per concludere, comunque, se nel 2019 l’Italia crescerà di un lievissimo 0,1%, nel 2020 arriveranno i primi segnali di ripresa e secondo Fitch si procederà ad un ritmo dello 0,5%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA