L’Istat ha nettamente tagliato la view sull’economia italiana nel 2019 e ammonito che il rischio è di un peggioramento del quadro generale.
Deciso taglio delle stime di crescita da parte dell’Istituto di Statistica. Nella nota semestrale diffusa oggi, l’Istat ha drasticamente tagliato le prospettive sull’economia italiana avvertendo che l’evolversi della crisi sul commercio mondiale e l’incertezza dello scenario politico ed economico internazionale potrebbero peggiorare la situazione.
Se a novembre l’istituto aveva stimato per il nostro Paese un incremento del prodotto interno lordo nell’anno corrente dell’1,3%, nel dato diffuso oggi il dato appare decisamente ridimensionato.
Italia: Istat, taglio alle stime, rischi al ribasso
Dopo che nel primo trimestre 2019 il Pil italiano ha invertito la tendenza negativa emersa nel secondo semestre del 2018 registrando un aumento congiunturale (+0,2%), sull’intero anno, rileva l’istituto di statistica, il dato è atteso in crescita dello 0,3% in termini reali.
Il dato, mostra un “deciso rallentamento rispetto all’anno precedente”, quando era stato messo a segno un +0,9%.
Al momento l’esecutivo gialloverde stima per il 2019 un incremento dell’economia dello 0,2%; per il Ministro dell’Economia Giovanni Tria si tratta di una stima prudenziale alla luce del miglioramento atteso nella seconda parte dell’anno.
“L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una ulteriore moderazione del commercio internazionale e da un possibile peggioramento delle condizioni creditizie legato all’aumento dell’incertezza e all’evoluzione negativa degli scenari politici ed economici internazionali”.
Italia: Istat, da domanda interna unico contributo positivo
Nell’anno corrente, riporta lo studio, la domanda interna al netto delle scorte fornirebbe l’unico contributo positivo alla crescita del Pil (0,3 punti percentuali), mentre l’apporto della domanda estera netta e quello della variazione delle scorte risulterebbero nulli.
La spesa delle famiglie e delle ISP (Istituzioni sociali private) in termini reali è stimata crescere dello 0,5%, in lieve rallentamento rispetto all’anno precedente.
Italia: Istat, tasso disoccupazione atteso in risalita
Il processo di ricostituzione dello stock di capitale è visto in rallentamento “significativo” coinvolgendo sia gli investimenti in macchinari e attrezzature sia quelli in costruzioni. Nel complesso, gli investimenti fissi lordi sono previsti crescere dello 0,3%.
La debolezza dell’economia si rifletterà anche sul mercato del lavoro, dove per il tasso di disoccupazione è previsto un aumento al 10,8%. L’ultimo dato disponibile, relativo marzo 2019, si è attestato al 10,2%.
Dopo la pubblicazione dello studio, l’indice Ftse Mib quota in sostanziale parità a 20.687,69 punti (-0,05%). Poco mosso anche il differenziale di rendimento con i titoli tedeschi, il famigerato spread, a 271,5 punti base (+0,26%).
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