L’OCSE sull’Italia: il PIL è fermo. Il rapporto presentato in sede di G7 ha fatto riflettere
L’OCSE è tornata a parlare di Italia.
Nelle sue ultime proiezioni sulla congiuntura internazionale presentate nella giornata di ieri al G7 di Biarritz, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ha parlato chiaro.
Dopo la lievissima variazione positiva dello 0,1% registrata nel primo trimestre del 2019, la crescita dell’Italia si è ufficialmente arrestata. Eppure, per l’OCSE, il quadro non è completamente drammatico. La fiducia nelle istituzioni tricolori non è svanita.
OCSE su Italia: margini per adottare stimoli fiscali
Nel periodo aprile-giugno la crescita dell’Italia è stata pari a zero e questo non soltanto in confronto con il primo trimestre del 2019, ma anche in relazione al pari periodo dell’anno precedente.
Quella del Belpaese, ha sottolineato l’OCSE, è stata la peggior variazione tra quelle dei partecipanti al G7 ed ha ovviamente sottoperformato sia la media europea che quella dell’Organizzazione.
Eppure, per utilizzare le parole del Segretario generale dell’OCSE Angel Gurria, le istituzioni italiane sono abbastanza forti e il Paese è sempre stato in grado di correggere le differenze politiche interne nel corso del tempo. A sua detta, Mattarella farà del suo meglio e prenderà le decisioni più opportune per garantire la nascita di un nuovo esecutivo.
Non solo scetticismo, dunque, nel report dell’Organizzazione:
“i conti pubblici tengono ed il deficit si profila più basso del previsto, per stimolare l’economia ci potrebbe essere spazio per una riduzione delle imposte, anche se marginale.”
Tutti gli occhi, compresi quelli dell’OCSE, saranno ora puntati sulla giornata di venerdì. Sarà allora che l’Istat alzerà il velo sui dati definitivi relativi al PIL del 2° trimestre 2019. La stagnazione dell’Italia sarà confermata?
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