Italia osservata speciale in Europa: la ripresa economica nel nostro Paese sembra aver messo il turbo. Gli ultimi dati indicano una nazione in corsa. Numeri e previsioni sul Belpaese.
L’Italia più forte degli altri Paesi d’Europa nella ripresa economica?
La risposta non è semplice da dare, ma i dati parlano di una corsa accelerata, anche rispetto a importanti potenze del continente, Germania in primis.
Cosa hanno svelato gli ultimi indicatori macroeconomici dell’Italia e cosa aspettarsi sul rilancio post-Covid?
Italia motore d’Europa? I dati della ripresa
Il rimbalzo c’è stato e in diversi ambiti: dal PIL alla produzione industriale. Complice il tonfo dell’economia con la diffusione del Covid nel 2020, il nostro Paese sta assistendo a una ripresa per alcuni versi sorprendente.
Nel dettaglio, gli ultimi risultati Eurostat hanno indicato un Prodotto Interno Lordo in crescita del 2,7% nel secondo trimestre. Un dato ottimo per l’Italia, considerando il debole +0,2% dei primi tre mesi 2021.
Inoltre, il rialzo è tra i più significativi, con la Spagna in avanti con un +2,8%.
Non è un caso, infatti, che stime Bloomberg abbiano indicato Roma e Madrid come motori del continente, avvolte in ottimistiche previsioni. La crescita qui è stimata a un ritmo veloce come non accadeva negli anni ’70. Per la nostra nazione, si attende un +5,6%, 0,6 punti percentuali in più rispetto al sondaggio Bloomberg di luglio.
L’Italia si piazza tra i primi posti in Europa anche per l’incremento della produzione industriale nel primo semestre del 2021: il balzo è stato del 20% in confronto con i 6 mesi del 2020.
Cosa sta spingendo in alto il nostro Paese? Un effetto rimbalzo dai numeri cupi del 2020 c’è sicuramente. A questo, però, si aggiungono anche le grandi aspettative legate ai fondi del Recovery Plan.
La prima tranche di anticipo da 25 miliardi di euro è già stata inviata e il Governo Draghi si appresta a mettere in atto riforme e investimenti.
Punti di forza e di debolezza dell’Italia
In un contesto globale ancora poco rassicurante, con colli di bottiglia nell’offerta, allarme inflazione, prezzi delle materie prime in aumento e variante Delta in agguato, l’ottimismo va a di pari passo con la prudenza.
Anche per l’Italia. Il professore della Bocconi Andrea Beltratti ha spiegato al Corriere della Sera:
“C’è una parte del Paese estremamente vitale come quella dei distretti industriali che conferma una grandissima capacità manifatturiera e di esportazione. La ripresa del ciclo mondiale....ha consentito all’Italia di avere dei benefici...Le esportazioni e gli investimenti che arriveranno grazie ai fondi europei saranno fondamentali. I nostri punti forti sono proprio l’export e la capacità manifatturiera..”
E i punti deboli? Sicuramente la dimensione strutturale del Paese. E poi il vero tallone di Achille: il debito pubblico. Bankitalia ha evidenziato nel suo report un nuovo massimo.
L’Italia cresce insieme al suo indebitamento, ora dal valore di 45.000 euro per cittadino.
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