Il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha annunciato che in Italia a maggio, in totale, arriveranno 17 milioni di dosi del vaccino anti-Covid: una dotazione questa che permetterà finalmente di raggiungere l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni al giorno.
Non ce ne voglia il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, ma soltanto ora i suoi calcoli sui vaccini anti-Covid sembrerebbero essere giusti. La questione è sempre quella delle 500.000 somministrazioni al giorno che l’Italia deve iniziare a fare per rispettare la tabella di marcia del generale.
Stando al suo piano vaccini, in Italia si sarebbe dovuto iniziare a fare 300.000 somministrazioni al giorno dal 24 marzo, mentre dal 14 aprile l’asticella doveva essere innalzata alle fatidiche 500.000 inoculazioni. Due step entrambi falliti.
Del resto ad aprile con 8 milioni di dosi previste in totale, senza contare il periodo di stop per Johnson & Johnson e i soliti ritardi di AstraZeneca con l’UE che ora ha appena fatto causa all’azienda anglo-svedese, era difficile fare di meglio ma la colpa di Figliuolo è stata quella di non ammettere le difficoltà.
Tutto però potrebbe cambiare a maggio, mese in cui dovrebbero arrivare in Italia complessivamente 17 milioni di dosi del vaccino anti-Covid: calcoli alla mano, considerando i 31 giorni del mese adesso sarà veramente possibile fare a regime 500.000 somministrazioni al giorno.
Vaccini, in Italia a maggio si accelera?
Al momento in Italia, da quando è iniziata la campagna vaccinale a fine dicembre, sono arrivati in totale 20.263.020 dosi del vaccino anti-Covid, di cui 18.091.401 sono state somministrate.
Troppo poco per riuscire a vaccinare entro giugno tutti gli over 60 come nei piani del Governo, ma le dotazioni in arrivo nei mesi di maggio e giugno (45 milioni di dosi in totale) fanno ben sperare per un cambio di marcia.
Il commissario Figliuolo ha così ribadito con fiducia come in Italia a maggio arriveranno 17 milioni di dosi, mentre l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni al giorno dovrebbe essere raggiunto il entro il 29 aprile, con due settimane di ritardo rispetto al piano originale.
Del resto grazie al moltiplicarsi dei punti vaccinali, da tempo le Regioni sono pronte ad aumentare il ritmo tanto che il commissario ha dovuto mettere dei precisi limiti: il rischio infatti è quello di finire le scorte a disposizione creando un effetto a “collo di bottiglia”.
L’andatura da mantenere costante invece sarà quella delle 500.000 dosi al giorno: se non ci saranno altri ritardi e tagli nelle consegne, anche da noi la campagna vaccinale a breve potrebbe iniziare a correre ma questa volta per davvero.
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