L’Italia riparte robusta, ma con incertezze in più: i dati Confindustria

Violetta Silvestri

26 Luglio 2021 - 13:28

L’Italia forte nel II trimestre 2021: lo dice il Centro Studi Confindustria, che vede un rimbalzo spinto dall’ottimismo di servizi e consumi. All’orizzonte, però, aumentano le ombre.

L’Italia riparte robusta, ma con incertezze in più: i dati Confindustria

La ripresa economica in Italia ha preso slancio a giugno, con servizi evidente risalita.

Si guarda con attenzione alle famiglie e alla loro capacità di spesa: i consumi a maggio e giugno dovrebbero essere in aumento, grazie alle restrizioni più allentate.

Lo ha messo in evidenza il report Congiuntura Flash di luglio del Centro Studi Confindustria.

Per l’Italia si prevede la conferma di uno scenario di robusta crescita nel II trimestre: e poi? Nuove ombre si addensano nell’orizzonte della crescita.

Italia: la ripresa c’è nel II trimestre. I dati

Nella nota flash di luglio, il Centro Studi Confindustria ha messo in chiaro che in Italia:

“A giugno si è irrobustita la risalita, grazie all’accelerazione delle vaccinazioni e a meno restrizioni. A luglio, però, l’aumento dei contagi in varie parti d’Europa pone nuovi rischi di raffreddamento dell’attività economica, specie nel turismo e in particolare da agosto, sia tramite il canale della fiducia che per eventuali nuove misure anti-Covid”

In questa cornice, i dati hanno evidenziato che il PMI servizi è cresciuto ancora a 56,7 a giugno, segnalando un ottimo ritmo di recupero.

“La risalita dei servizi, in base ai dati attuali, dovrebbe proseguire nel 3° trimestre: le aspettative a giugno sono su valori molto elevati”, ha previsto la nota.

Buono anche l’andamento degli ordini industriali, con investimenti in aumento. Si guarda con ottimismo alla spesa delle famiglie: “il recupero dei consumi a maggio-giugno è più accentuato per la parte relativa ai servizi, grazie alla ripresa di viaggi e spese fuori casa. E le attese sono positive: gli ordini interni dei produttori di beni di consumo nel 2° trimestre sono saliti di 6 punti, la fiducia delle famiglie è oltre i livelli pre-crisi”.

Migliorano anche le aspettative dei datori di lavori sull’aumento degli occupati. I lavoratori a tempo determinato hanno visto una buona crescita da marzo, con il raggiungimento dei livelli pre-crisi (a maggio sono a +60mila). Non c’è stato lo stesso risultato per gli occupati a a tempo indeterminato e il calo degli indipendenti è ancora rilevante.

Le misure pubbliche a sostegno dell’emergenza economica si rivelano ancora ingenti, al 6,0% del PIL per il 2021.

A maggio l’export italiano è calato (-2,6% in volume) pur mantenendosi a livelli pre-crisi.

Quali ombre per la ripresa in Italia?

Sebbene ci siano buoni segnali di recupero, con la speranza di vedere ulteriori miglioramenti con le restrizioni allentante, la ripresa in Italia è minacciata da due elementi.

Il primo riguarda la variante Delta in diffusione e la possibilità che blocchi in parte turismo e servizi in recupero proprio nel mese centrale dell’estate.

E poi, sul lato industria e produzione, i prezzi in aumento delle materie prime e la scarsità di alcuni materiali potrebbero influire sui diversi comparti in ripresa. Con il timore inflazione in agguato, sebbene in Europa sembra essere più sotto controllo.

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