L’ultimo allarme sull’Italia arriva da Moody’s: Paese troppo vecchio, finanze sono a rischio
L’ultimo allarme sull’Italia è targato Moody’s.
Questa volta l’agenzia di rating si è scagliata contro l’invecchiamento della popolazione e contro le conseguenze di questa realtà sui conti pubblici e sulle finanze nostrane.
La critica di Moody’s nei confronti di Quota 100 non si è risparmiata. La riforma, a sua detta, non farà che aumentare la pressione sulle finanze nostrane negli anni, anzi nei decenni a venire.
“La recente decisione del governo di capovolgere alcuni importanti aspetti delle precedenti riforme delle pensioni aumenterà le pressioni”,
hanno dichiarato da Moody’s definendo l’Italia un Paese già eccessivamente indebitato e aggiungendo:
“Questo è stato uno dei fattori che hanno contribuito alla nostra decisione di tagliare il rating dell’Italia a Baa3 nell’ottobre 2018”.
Moody’s su Italia: è troppo vecchia
L’Italia, come hanno fatto notare dall’agenzia di rating, vanta oggi un’età media di 46 anni che ci rende ufficialmente il terzo Paese più vecchio al mondo. Un dato importante che potrebbe persino arrivare a pesare sull’economia nostrana.
L’analisi di Moody’s sull’Italia è stata chiara: le fasce più anziane della popolazione tendono a spendere meno soprattutto quando si parla di settori quali l’abbigliamento, ristoranti e simili. Tutto ciò si ripercuote sulle entrate delle imprese e delle società appartenenti a questi comparti che con il passare del tempo soffrono lo scarso ricambio generazionale.
Ma non è finita qui. Stando all’allarme degli esperti, questa tendenza dell’Italia a invecchiare finirà per ridurre inevitabilmente la forza lavoro e per incidere di conseguenza sullo stato dei conti e delle finanze pubbliche.
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