L’Italia verso una possibile ristrutturazione del debito. Le ultime previsioni degli esperti
L’Italia sotto la lente degli analisti di Schroders, secondo cui il Belpaese potrebbe dover affrontare una ristrutturazione del debito.
Soprattutto nel 2020, con l’arrivo del coronavirus, la misura non ha fatto che aumentare, cosa che ha spinto molti osservatori a parlare di una bomba a orologeria pronta ad esplodere.
Italia: ristrutturazione debito più vicina?
Il debito pubblico italiano ha sempre rappresentato un fardello per la Penisola e non è certamente cresciuto solo a causa del coronavirus. Certo, con l’esplosione della pandemia globale anche il governo di Roma è stato costretto a introdurre rigide misure restrittive e ad approvare nuove riforme (dunque a spendere di più) per evitare il collasso economico.
Tutto ciò ha avuto ovvie ripercussioni sul debito pubblico italiano che (potendo già vantare dati a tripla cifra percentuale) ha continuato ad ingigantirsi.
Secondo le dichiarazioni rilasciate da Azad Zangana, economista di Schroders, a Reuters, la misura in rapporto al Prodotto Interno Lordo schizzerà al 159% nel 2020.
“Ora sembra insostenibile a medio termine e lungo termine. Dovrà avvenire una sorta di ristrutturazione del debito”,
ha tuonato l’esperto, continuando:
“L’unico vero modo per aggirare il problema è che vengano salvati dal resto d’Europa o che ristrutturino il debito, oppure entrambi. Ma poiché l’Italia è il terzo stato membro più grande, è molto difficile salvarli nel lungo termine.”
Cos’è la ristrutturazione del debito
Quando uno Stato (o un’azienda) non riesce più a far fronte agli obblighi nei confronti dei suoi creditori può prendere il via la ristrutturazione del suo debito. Ma in che modo?
Tramite questa operazione, le condizioni originarie di un prestito (la durata, i tassi di interesse applicati o il capitale) vengono modificate con l’obiettivo di alleggerire gli oneri del debitore.
Secondo Schroders, anche l’Italia potrebbe dover fronteggiare una ristrutturazione del debito del genere.
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