L’Italia vince la scommessa della ripresa (per ora)

Violetta Silvestri

4 Dicembre 2021 - 15:45

Con l’ultimo giudizio dell’agenzia di rating Fitch, l’Italia si è guadagnata la piena promozione sulla ripresa economica e, soprattutto, sulla stabilità. Cosa ci si aspetta dal nostro Paese?

L’Italia vince la scommessa della ripresa (per ora)

Italia osservata speciale: è arrivata anche la promozione di Fitch.

Nello specifico, il rating creditizio del Belpasese ha ricevuto venerdì il suo primo aumento in quattro anni, in segno di fiducia nelle politiche del Governo Draghi che hanno aiutato l’economia nazionale a crescere più velocemente della media europea.

Fitch Ratings ha migliorato il giudizio dell’Italia a “BBB” con una prospettiva stabile, citando gli alti tassi di vaccinazione contro il Covid-19 e un aumento della spesa pubblica e privata che dovrebbe stimolare l’espansione economica.

La nazione italiana, quindi, incassa una piena promozione sui conti e sulla fiducia (per ora). Cosa aspettarsi?

Tutti scommettono sull’Italia: cosa aspettarsi?

Fitch ha evidenziato che si aspetta un’economia italiana in crescita di un robusto 6,2% nel 2021, più velocemente di quanto previsto in precedenza.

I dati italiani sono stati forti sia nel settore industriale che in quello dei servizi di recente, e il Governo di Mario Draghi prevede che l’economia supererà l’obiettivo ufficiale del 6% quest’anno, dopo la contrazione record dell’8,9% nel 2020 causata dal lockdown.

La nota ha specificato:

“Alla luce della recente forte performance, siamo più fiduciosi che il forte e rapido rimbalzo economico e la spesa dell’UE con il NextGeneration controbilanceranno qualsiasi «cicatrice» della pandemia”

Fitch ha quindi alzato a BBB da BBB- il rating, lasciando l’outlook stabile.

L’upgrade arriva dopo che S&P Global Ratings in ottobre ha portato l’outlook dell’Italia da stabile a positivo, confermando il suo rating BBB, dopo essere stata l’ultima grande agenzia ad aumentare la valutazione dell’Italia nel 2017.

Non mancano, comunque, note di maggiore cautela.

Fitch ha scritto, infatti:

“La gestione della politica di bilancio potrebbe diventare più impegnativa nel medio termine e vi è incertezza sul grado in cui le regole di bilancio dell’UE garantiranno la riduzione del disavanzo. Nonostante gli obiettivi fissati nei documenti di bilancio, l’ancora politica è debole, a nostro avviso. I rendimenti obbligazionari costantemente molto bassi hanno ridotto gli incentivi alla riduzione del debito e le regole fiscali europee sono state sospese fino al 2023 e potrebbero essere modificate. La crescita economica dovrebbe rallentare e le condizioni di finanziamento diventeranno meno favorevoli nel medio termine”

Inoltre, lo scenario politico potrebbe mutare con incerti esiti in vista della scelta del nuovo Presidente della Repubblica: “Poiché il primo ministro Draghi è un potenziale candidato, le elezioni presidenziali potrebbero avere un effetto diretto sul futuro del governo di unità nazionale...Visto che le elezioni parlamentari sono previste entro marzo 2023 e l’attuale Governo di unità nazionale è sostenuto da partiti ideologicamente diversi, l’attuazione delle misure di riforma potrebbe rallentare nel 2022 e sarà più incerta dopo le elezioni parlamentari.”

In gioco ci sono le riforme e gli investimenti da quasi 200 miliardi di euro del PNRR, vera spinta alla promozione economica dell’Italia. Un indebolimento nel percorso di realizzazione del piano ricadrebbe sulle previsioni di crescita economica così ottimistiche.

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