Due le facce della ripresa: da una parte aumenta la ricchezza delle famiglie, dall’altra aumentano le persone a rischio povertà. Ecco i dati Eurostat.
Come procede la ripresa per gli italiani? Da una parte le famiglie possono contare su una ricchezza maggiore rispetto al periodo pre-crisi, dall’altra sono in aumento in Italia le persone indigenti.
A confermare un quadro con luci e ombre sono i dati diffusi dall’Eurostat, che ha analizzato la situazione economica e finanziaria delle famiglie dell’Unione Europea.
Aumenta la ricchezza delle famiglie in Europa
Eurostat ha analizzato il periodo 2006-2016 rilevando che, nell’ultimo anno di riferimento, le attività finanziarie complessive delle famiglie nell’Unione europea (UE) hanno raggiunto i 33.850 miliardi di euro pari al 230% del Pil nell’Ue. Il dato registra, dunque, un aumento rispetto al 2006 quando gli asset finanziari si erano fermati al 213%.
Nel portafoglio delle famiglie, lo studio mostra soprattutto assicurazioni, pensioni e garanzie standardizzate - che rappresentano il 38,8% di tutte le attività finanziarie delle famiglie - ma anche valuta e depositi (30,4%), patrimonio netto e quote dei fondi di investimento (25,2%).
Sul fronte delle passività, le famiglie europee si sono indebitate soprattutto per contrarre mutui finalizzati all’acquisto di immobili e complessivamente nel 2016 ammontavano a poco più di 10 miliardi di euro (10.113 per la precisione) pari al 70% del Pil, un dato rimasto piuttosto stabile.
“Gli Stati membri in cui le famiglie detenevano la maggior parte delle passività finanziarie totali rispetto al PIL erano Cipro (141,5%), Danimarca (133,2%) e Paesi Bassi (119,8%)”
spiega l’Eurostat.
La ricchezza delle famiglie italiane
Concentrando l’attenzione sulla situazione delle famiglie italiane, è impossibile non notare come esistano due versanti: uno più fortunato, dove complessivamente la ricchezza è aumentata e una altro dove invece milioni di persone rischiano di sprofondare al di sotto della soglia di povertà.
I dati sull’Italia mostrano che la ricchezza finanziaria netta delle famiglie rappresenta il 193% del Pil superando di gran lunga la media europea che si ferma a 151% ma anche il dato registrato in Paesi che hanno risentito maggiormente della crisi (ai quali spesso l’Italia è associata) con la Spagna, ad esempio, che non va oltre il 116% o la Grecia, dove le famiglie possiedono asset finanziari per appena l’86% del Pil.
Un terzo degli italiani a rischio povertà
Aumenta la ricchezza ma, in Italia, aumentano anche le persone in difficoltà. L’Italia, secondo i dati Eurostat, infatti, si colloca al top dei grandi Paesi europei per percentuale di indigenti: nel Belpaese quasi un terzo degli abitanti è a rischio povertà.
Nel 2016 il tasso di rischio povertà, in Italia, ha segnato un balzo in avanti raggiungendo il 30% rispetto al 28,7% dell’anno precedente.
La percentuale italiana supera la media registrata nell’Europa a 28 che è scesa dal 23,8% del 2015 al 23,5% del 2016 e quella della zona euro fermo al 23,1%.
Il dato, nello stesso periodo, era in diminuzione in Germania, dove è passato dal 20% al 19,7%, e in Spagna, dove era sceso dal 28,6% al 27,9%, ma era in rialzo – sebbene inferiore al dato italiano - anche in Francia, balzato dal 17,7% al 18,2.
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