Come tutte le mode anche il trading attrae ogni giorno migliaia di neofiti in tutto il mondo attratti da voci di soldi facili, intuizioni potenzialmente geniali o più spesso ingenue illusioni.
Il trading è però un’attività che presenta almeno 3 punti critici:
- E’ complessa.
- Può generare addiction e forte stress.
- Mette a rischio i soldi di chi la pratica. Anche molti se ci si fa prendere la mano.
Soprattutto l’ultimo punto, come è ovvio, è decisivo nella valutazione dell’opportunità di imbarcarsi in un’attività del genere, che può dare molto a livello di emozioni e soddisfazione, ma allo stesso modo (e forse per gli stessi motivi) può rovinare e distruggere una persona.
Anche se l’adrenalina di essere sul mercato è molto spesso il vero e proprio «servizio» che il trader paga perdendo i propri soldi è anche vero che i rischi di addiction dovrebbero spingere chiunque a valutare molto attentamente anche solo l’opportunità di iniziare a fare trading.
Il giusto risultato di una valutazione del genere dovrebbe essere il seguente: se voglio fare trading devo rinunciare alle emozioni che può darmi, devo imparare ad essere freddo e ad operare in modo ordinato e disciplinato, quasi come se fossi una macchina pensante.
Come si arriva a ciò? Con un percorso molto lento e graduale che parte dall’uso delle demo ed approda la trading con denaro reale poco a poco, sempre con la disponibilità a fermarsi e fare un passo indietro.
Un percorso corretto ed ordinato è descritto nella guida «primi passi» di Forexinfo.it, clicca qui per leggerla oppure vai alla pagina delle demo.
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