La Brexit non diventerà mai realtà, ecco perché

Flavia Provenzani

30 Dicembre 2016 - 17:51

Tutti i motivi per cui la Brexit potrebbe non avvenire mai, il Regno Unito non lascerà l’Unione Europea.

La Brexit non diventerà mai realtà, ecco perché

La Brexit non diventerà mai realtà. Questa affermazione è provocatoria, ma esiste una serie di motivi che suggeriscono che il Regno Unito potrebbe non abbandonare mai l’UE.

La decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea tramite un referendum il 23 giugno 2016 ha sorpreso i mercati finanziari e innescato la paura per il futuro dell’Europa. Tuttavia, gli sviluppi dal giorno in cui gli inglesi hanno detto basta all’UE portano alcuni ad ipotizzare che la Brexit potrebbe non avvenire mai.

Ad ottobre, il neo primo Ministro inglese Theresa May in un discorso pubblico annunciava l’arrivo di una hard Brexit. Entro marzo 2017, la Gran Bretagna avrebbe finalmente notificato a Bruxelles la sua intenzione di lasciare l’Unione Europea appellandosi all’Articolo 50.

«Voglio essere chiara. Noi non stiamo lasciando l’Unione Europea per poi cedere di nuovo il controllo sull’immigrazione. E non stiamo lasciando solo per tornare alla giurisdizione della Corte di giustizia europea»,

aveva detto la May durante il suo intervento.

Queste sue parole hanno innescato un altro crollo della sterlina, che è scesa ai minimi di 168 anni contro un paniere di valute di confronto.

Un mese più tardi, l’Alta Corte britannica ha rimescolato le carte, anticipando il fatto che il piano del governo May sulla Brexit potrebbe non tradursi in realtà, senza parere conforme. Ciò significa che la May non potrà appellarsi all’Articolo 50 del Trattato di Lisbona senza l’approvazione del Parlamento. Anche se il primo ministro ha promesso di impugnare la decisione dell’Alta Corte, molti esperti ritengono che non andrà molto lontano.

La Brexit potrebbe non avvenire mai

Più che altro, la sentenza dell’Alta Corte suggerisce che la Brexit potrebbe avvenire in ritardo di diversi anni con i parlamentari impegnati a pesare i pro e i contro del lasciare il mercato unico. Più i parlamentari impiegano del tempo per confrontarsi sulla Brexit, meno potere avrà il Regno Unito sul tavolo delle trattative con l’UE dopo aver fatto scattare l’Articolo 50.

Anche se May dovesse davvero realizzare l’obiettivo di rivolgersi formalmente all’Articolo 50, gli analisti sostengono che potrebbe essere revocato in qualsiasi momento, a seconda del risultato delle negoziazioni sul commercio tra UE e Regno Unito.

Un accordo commerciale svantaggioso che fa perdere posti di lavoro e rallentare la crescita del Regno Unito potrebbe portare i parlamentari inglesi ad indire un secondo referendum sul fatto che il Paese debba accettare o meno l’accordo proposto dai burocrati europei.

Dato quanto di misura è stato il risultato del referendum sulla Brexit del 23 giugno, l’esito di un secondo referendum sarebbe appeso ad un filo.

La Brexit non diventerà mai realtà: i motivi

Esistono svariati motivi per cui la Brexit potrebbe non avvenire mai. Per cominciare, i Brexiters (i sostenitori della Brexit) sono già scomparsi. Nigel Farage, che ha guidato la campagna Leave, è uscito l’arena politica. Gli altri Brexiters chiave, come Michael Gove e Boris Johnson, non hanno più lo stesso ruolo che li ha caratterizzati durante la campagna referendaria.

Guy Verhofstadt potrebbe essere un altro inciampo nel processo Brexit. L’ex primo ministro del Belgio è stato incaricato di guidare le negoziazioni sulla Brexit a rappresentanza di Bruxelles. Famoso eurofilo, è improbabile che Verhofstadt voglia stare alle richieste della Gran Bretagna. Un accordo commerciale sfavorevole per gli inglesi non sarebbe ben gradito dal popolo, il che potrebbe incoraggiare gli europeisti della Gran Bretagna a chiedere un altro referendum.

L’esito del ricorso della May all’Alta Corte sarà seguito da vicino da investitori, analisti politici e dal pubblico in generale. Se la questione Brexit finirà in parlamento, potrebbero volerci anni prima che il divorzio tra Regno Unito e UE diventi realtà. E il lasso di tempo necessario nasconde molte insidie.

Un dibattito prolungato sulla Brexit può pesare sui mercati finanziari e sull’economia del Regno Unito. Questo scenario farebbe l’appeal della Brexit agli occhi della popolazione, che era stata attratta dalla promessa di un Paese più indipendente.

La Bank of England (BoE) si è già preparato al peggio, aumentando lo stimolo di politica monetaria per la prima volta dalla crisi finanziaria mondiale. I provvedimenti hanno incluso un taglio dei tassi di interesse a un nuovo minimo record e un aumento delle dimensioni del programma di Quantitative Easing della Banca.

La BoE ha inoltre indicato la sua volontà di allentare ulteriormente la politica monetaria se le turbolenze generate dalla Brexit dovessero dimostrarsi più forti del previsto.
Finora, l’economia britannica ha performato meglio delle attese, ma che potrebbe presto cambiare tendenza dato che l’incertezza, storicamente, indebolisce la fiducia di consumatori e imprese.

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