La Corte Europea non ha dato il via libera al vaccino obbligatorio

Luna Luciano

25 Agosto 2021 - 20:07

Bocciato il ricorso dei Vigili del Fuoco contro l’obbligo vaccinale imposto in Francia. Questo non significa, però, che dalla Corte Europea sia arrivato il via libero definitivo.

La Corte Europea non ha dato il via libera al vaccino obbligatorio

Il vaccino anti-Covid rimane obbligatorio in Francia. A niente è servita l’istanza presentata da 672 Vigili del fuoco, professionisti e volontari, alla Corte Europea.

Di fronte alla legge francese emanata per l’emergenza sanitaria i lavoratori chiedevano alla Corte d’imporre “misure urgenti” per sospendere l’obbligatorietà o reintrodurre almeno lo stipendio.

Strasburgo però respinge il ricorso contro l’obbligo vaccinale e fa sapere che al momento la decisione non è prioritaria.”

Vaccino obbligatorio in Francia: il ricorso dei Vigili del Fuoco

Per poter meglio fronteggiare e gestire l’emergenza sanitaria che ha investito tutti i Paesi dall’inizio della pandemia, la Francia ha deciso di rendere la certificazione sanitaria, ossia il green pass, obbligatoria.

A stabilirlo era stata la Corte Costituzionale francese che aveva ritenuto il green passlegittimo e uno strumento equilibrato” per contrastare la diffusione del Covid-19. Davanti a questa situazione molti Vigili del Fuoco non sono potuti rientrare a lavoro.

La legge emanata il 5 agosto, infatti, impone loro l’obbligo vaccinale e vieta l’esercizio dell’attività per chi non adempie all’obbligo vaccinale. Inoltre, per chi rimane a casa non vaccinato la legge prevede la sospensione della retribuzione. In questo modo molti sono rimasti senza stipendio e impossibilitati a svolgere le proprie mansioni lavorative.

Per questo 672 Vigili del Fuoco professionisti e volontari hanno deciso di presentare un’istanza presso la Corte europea dei diritti dell’uomo.

I VV.F. alla CEDU: l’obbligo vaccinale viola i diritti dell’uomo

Il ricorso presentato dai 672 lavoratori è molto chiaro: la legge francese per gestire l’emergenza sanitaria viola i loro diritti. Nello specifico l’obbligo vaccinale violerebbe il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

Per questo motivo, forti delle loro ragioni, i Vigili del fuoco avevano presentato una richiesta formale alla Corte di Strasburgo, dove si chiedeva d’imporre alla Francia una serie di “misure urgenti”. Tre sarebbero state le contromisure richieste dai pompieri:

  • la sospensione dell’obbligo vaccinale;
  • la sospensione dell’impossibilità di lavorare per chi non è vaccinato;
  • di non sospendere il pagamento del salario per i non vaccinati.

Quest’ultima proposta avrebbe garantito ai Vigili del fuoco non vaccinati di poter avere comunque una forma di sostentamento dal momento che erano impossibilitati a lavorare secondo la legge francese.

La Corte Europea respinge il ricorso: il vaccino rimane obbligatorio

La richiesta presentata dai Vigili del Fuoco non ha trovato riscontro e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha rifiutato la domanda d’imporre “misure urgenti”.

È proprio per questa dicitura che la Corte ha rifiutato la richiesta, spiegando che la situazione dei Vigili del fuoco non rientra nei casi che richiedono “un’azione immediata”.

Infatti la procedura sospensiva richiesta non rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 39 del regolamento della Corte Europea. L’articolo infatti consente di sospendere norme e leggi con una procedura d’urgenza solo nel caso in cui ricorrenti siano esposti a “un rischio reale di danno irreparabile”.

La Corte però ha fatto sapere che tale sentenza non preclude la possibilità di potersi pronunciare in un secondo momento sulle rimostranze dei Vigili del fuoco per determinare se vi sia stata una reale violazione dei loro diritti o meno.

La possibilità di presentare la questione alla Corte di Strasburgo non è stata quindi eliminata, ma i Vigili dovranno prestare attenzione a «come» la domanda sarà proposta per poter far valere i propri diritti.

La Corte, quindi, non ha autorizzato l’obbligo vaccinale: semplicemente ha bocciato il ricorso per un vizio amministrativo.

Dalla Francia a Brescia: il ricorso contro l’obbligo vaccinale continua

Se in Francia sono stati i Vigili del Fuoco a schierarsi contro l’obbligo vaccinale in Italia sono stati gli operatori sanitari. Circa 300 lavoratori in campo sanitario, provenienti dalle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, hanno presentato un ricorso contro l’obbligo vaccinale.

Come nel caso della Corte Europea il Tar di Brescia ha respinto il ricorso, affermando che il personale medico può essere esonerato dal vaccino solo in presenza di motivazioni valide, quindi nel caso in cui il vaccino possa costituire un “rischio reale” per la salute degli operatori sanitari, come gravi allergie o problemi di salute.

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