I futures sul WTI e Brent sono in vetta alla classifica giornaliera. Tra gli agricoli bene il mais, mentre per i metalli preziosi spicca il platino. Male lo zucchero che segna la performance negativa peggiore
La giornata della materie prime si appresta a concludersi in generale progresso. In evidenza i future sulle materie prime energetiche quali: Brent, WTI, gasolio e gas naturale.
Il Brent al momento segna un progresso dell’1,92%, il future sul WTI dell’1,72%. In terza e quarta posizione il gas naturale e il gasolio che segnano performance rispettivamente pari all’1,40% e all’1,22%.
Male lo zucchero che si aggiudica la peggiore performance giornaliera cedendo il 2,28%. Performance negative, seppur di minore entità, per il cotone e il frumento che cedono lo 0,96% e lo 0,22%. Per quanto riguarda i metalli preziosi e industriali rimangono in territorio negativo anche l’argento e il rame, cedendo rispettivamente lo 0,08% e lo 0,82%.
Tra i metalli preziosi spicca il platino in progresso dello 0,57%, tra gli agricoli il mais che oggi ha un saldo positivo dello 0,91%. In seconda posizione tra gli agricoli il caffè con una performance dello 0,30%.
Focus della giornata: tagli OPEC spingono i prezzi del greggio
L’OPEC ha tagliato le previsioni di domanda per il 2019. A muovere la decisione, il rallentamento economico globale e le aspettative di una crescita più rapida dell’offerta, da parte del primo esportatore di petrolio al mondo, gli Stati Uniti.
I future sul greggio hanno però reagito positivamente, sia grazie ad una possibile distensione dei rapporti commerciali tra Usa e Cina, sia a fronte di un’altra notizia: a gennaio, l’OPEC ha confermato un calo della produzione superiore alle attese e ha rispettato i livelli di taglio di output mensile volti a prevenire che il surplus delle scorte affossi nuovamente il prezzo del petrolio.
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