La sterlina è la valuta peggiore di ottobre, il risultato peggiore dal referendum Brexit. Mercato teme gli effetti dell’addio al mercato unico dell’Unione Europea.
La sterlina è la valuta peggiore al mondo ad ottobre, in ribasso contro altre 150 valute circa, con il crescere della paura per la Brexit alimenta nel corso del mese.
La sterlina sta per segnare il ribasso mensile contro il dollaro più ripido dalla vittoria del Sì alla Brexit al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. I timori per una hard brexit, in cui il libero accesso al mercato unico europeo viene sacrificato in cambio di un maggior controllo sull’immigrazione, sono tra i responsabili principali del tracollo della valuta inglese ad ottobre.
La sterlina è scesa inoltre in scia dei commenti dei membri del Governo e della banca centrale sulla vulnerabilità dell’economia del Regno Unito, con l’intensificarsi della preoccupazione per l’uscita del Regno Unito dal blocco commerciale.
Non stupisce che la valuta inglese, a fronte di una maggiore incertezza politica, sia estremamente vulnerabile in attesa di chiarezza sul futuro dei rapporti del Regno Unito con l’UE.
Intanto la sterlina scambia poco mossa a 1,2174 contro il dollaro USA, per un ribasso mensile del cambio GBP/USD del 6,2 per cento - il più grande registrato dal mese di giugno, quando la sterlina ha ceduto l’8,1 per cento contro il biglietto verde. La sterlina scende mensilmente ormai da aprile, rafforzando la sua posizione come la valuta major peggiore del 2016, in calo di oltre il 17 dall’inizio dell’anno.
Il mercato rimane in attesa della decisione sui tassi di interesse della Bank of England e del suo report trimestrale sull’inflazione, il tutto in programma per giovedì. Intanto aumentano le voci su una possibile dimissione dell’attuale governatore della BoE Mark Carney. Parlando alla commissione per gli affari economici della Camera dei Lord la scorsa settimana, Carney ha deviato abilmente le domande sulla sua intenzione di rispettare la sua carica per l’intero mandato di otto anni come governatore fino al 2021.
Gli swap segnalano una probabilità di meno del 3 per cento per un taglio dei tassi in sede della riunione della banca centrale del 3 novembre. La relazione sull’inflazione fa seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato una crescita del Regno Unito nel terzo trimestre 2016 migliore delle attese, i primi dati trimestrali disponibili dalla decisione degli inglesi di dire addio all’Unione europea.
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