Hai letto di un’offerta di lavoro da parte di Poste Italiane ma hai dubbi su come funziona la fase di selezione? Ecco tutto quello che ti serve sapere.
Spesso si leggono di opportunità di lavoro da parte di Poste Italiane. L’azienda è alla continua ricerca di nuovi profili da inserire negli uffici, sia per le attività di front che back office.
Molti però si chiedono che fine fa una propria candidatura, ossia chi si occupa della selezione dei Curriculum Vitae e delle varie fasi della selezione. Ebbene, è importante sapere che Poste Italiane, S.p.A. a partecipazione statale (per il 29,3% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF) e riconosciuta dall’orientamento prioritario della giurisprudenza come organismo di diritto pubblico, agisce nelle selezioni di personale come un’azienda privata.
Eppure in tempi passati per lavorare in Poste Italiane bisognava prendere parte a un concorso pubblico. Oggi non è più così; vediamo perché e come funzionano le selezioni per chi vuole lavorare in azienda.
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Perché Poste Italiane non indice più concorsi?
Chi ha molta memoria ricorderà che c’è stato un periodo in cui per lavorare presso Poste Italiane bisognava superare un concorso pubblico. Ebbene, oggi non è più così in quanto è direttamente l’azienda ad occuparsi della selezione del personale seguendo modalità proprie al settore privato.
Nel dettaglio, è dal 1995 che Poste Italiane ha smesso d’indire concorsi pubblici, ossia quando l’azienda ha cambiato forma giuridica diventando un ente pubblico economico (trasformandosi poi in società per azioni nell’anno successivo). Ragione per cui oggi Poste Italia S.p.A. agiste come fosse un’azienda privata a tutti gli effetti prevedendo delle modalità di selezione specifiche a seconda di quelli che sono i profili ricercati.
Lavorare presso Poste Italiane: chi si occupa della selezione?
Per lavorare con Poste Italiane bisogna quindi inviare una candidatura spontanea oppure rispondere a un annuncio di lavoro pubblicato nella sezione Lavora con noi del sito dell’azienda.
Una volta inoltrata la candidatura sarà il team delle Risorse Umane di Poste Italiane ad occuparsi dello screening dei Curriculum Vitae inviati nonché dei successivi step. È direttamente il personale dell’azienda, dunque, che si occupa del reclutamento di personale.
Lavorare presso Poste Italiane: come funziona la selezione
È Poste Italiane stessa a rendere pubbliche le procedure di selezione. Nel dettaglio, dopo un primo contatto telefonico, con il quale viene verificata la disponibilità e l’interesse per l’opportunità professionale offerta, i candidati vengono convocati per le varie fasi della selezione.
Queste dipendono dalla tipologia della posizione aperta, nonché dal profilo ricercato.
Per quelle posizioni, come postini o anche operatori di sportello, per i quali non viene richiesta chissà che esperienza professionale pregressa, Poste Italiane effettua una selezione nella quale vengono utilizzati strumenti come test attitudinali e di lingua inglese, prove di gruppo e colloqui individuali.
Nel caso in cui si ricerchino figure professionali più specifiche, con un “consolidato background professionale” si ricorre invece a un’intervista più strutturata, con la quale si andranno a valutare le caratteristiche della persona, nonché il grado di conoscenze e competenze specialistiche della stessa.
Attenzione anche al fattore “motivazione”: spesso infatti vengono fatte domande con le quali si verifica se il candidato è a conoscenza di quello che Poste Italiane è e fa. Domande di questo tipo sono molto importanti per capire se il candidato si è informato sull’azienda, e se quindi ha davvero il desiderio di entrarne a far parte.
La fase finale dell’iter di selezione si conclude invece con un’intervista tecnica. A questa accedono solamente i candidati che risultano idonei alla prima fase di selezione curata dalla funzione Risorse Umane di Poste Italiane. Con questo ultimo step, di cui si occupa il responsabile della funzione aziendale a cui la candidatura fa riferimento, viene verificato il livello di conoscenze e competenze posseduto, nonché - specialmente nel caso dei neolaureati - la coerenza tra profilo richiesto e studi effettuati.
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