La bozza del nuovo protocollo Covid che regolamenterà il mondo del lavoro privato: dalle mascherine Ffp2 fino allo smart working, ecco tutte le novità.
Il Governo ha discusso con i sindacati e le associazioni di datori di lavoro la bozza del nuovo protocollo covid negli ambienti lavorativi.
Le attuali regole Covid in vigore nel settore del privato infatti scadono oggi 30 giugno 2022, e il Governo in una sorta di corsa contro il tempo sta cercando un’intesa in extremis sulle nuove misure che resteranno in vigore fino al prossimo 31 ottobre.
Il tutto mentre in Italia si assiste a una nuova ondata di contagi, con l’ultimo bollettino Covid che ha registrato 94.165 nuovi positivi e 60 morti: in crescita anche il tasso di positività balzato al 26,4% e i ricoveri sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari.
Rispetto alla bozza circolata in mattinata prevalgono alcune modifiche importanti in particolare sull’uso della mascherina e sullo smart working. Vediamo cosa cambia.
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Lavoro privato: il nuovo protocollo Covid
La bozza del protocollo che andrà a disciplinare la sfera del lavoro privato fino al prossimo 31 ottobre è stata discussa oggi tra l’esecutivo e i sindacati. Nonostante la ripresa dei contagi e la prudenza si è arrivati a un aggiornamento che non prevede più l’obbligo della mascherina Ffp2 che sarà soltanto consigliata. I datori di lavoro dovranno comunque mettere a disposizione dei propri dipendenti i dispositivi e potranno, a loro discrezione, anche decidere di adottare norme più stringenti. Vediamo le principali novità.
Mascherine Ffp2
I dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti Ffp2 rimangono un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, ma si è deciso di far decadere l’obbligo di indossarla. Da domani la mascherina sarà soltanto consigliata. Il datore di lavoro però dovrà assicurare la disponibilità di Ffp2, al fine di consentirne ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio. Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua poi particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente.
Misurazione della temperatura
Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore a 37,5°C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherina Ffp2 ove non ne fossero già dotate, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Sanificazione degli ambienti
Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago, in coerenza con la circolare del ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio 2020. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei medesimi, secondo le disposizioni della circolare del ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio, nonché alla loro ventilazione.
Precauzioni igieniche personali
È obbligatorio che le persone presenti nel luogo di lavoro adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. Il datore di lavoro mette a disposizione idonei e sufficienti mezzi detergenti per le mani, accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente accessibili. È raccomandata la frequente pulizia delle mani, con acqua e sapone.
Spazi comuni
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali e di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi. Occorre provvedere all’organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi, per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie. Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali delle mense, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.
Entrata e uscita dei dipendenti
Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare assembramenti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sale mensa). Laddove possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.
Cosa fare con un sintomatico
Nel caso in cui una persona presente nel luogo di lavoro sviluppi febbre (temperatura corporea superiore a 37,5° C) e sintomi di infezione respiratoria o similinfluenzali quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o all’ufficio del personale e si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria. La persona sintomatica deve essere subito dotata – ove già non lo fosse – di mascherina Ffp2.
Smart working
Pur nel mutato contesto e preso atto del venir meno dell’emergenza pandemica, si ritiene che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia.
Le aziende manterranno comunque la facoltà di decidere di adottare regole più stringenti come ad esempio introdurre l’obbligo delle mascherine.
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