Lavoro, tutte le misure nella Legge di Bilancio 2022: ecco quali sono

Teresa Maddonni

2 Novembre 2021 - 17:58

Novità per il lavoro nella Legge di Bilancio 2022: dalla riforma degli ammortizzatori sociali all’occupazione, agli incentivi per le donne. Ecco quali sono le misure per il prossimo anno.

Lavoro, tutte le misure nella Legge di Bilancio 2022: ecco quali sono

Per il lavoro ci sono numerose novità nella Legge di Bilancio 2022 a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali.

Nella Legge di Bilancio 2022 approvata in Consiglio dei Ministri il lavoro, anche e soprattutto quello delle donne, assume un ruolo centrale. Tra le misure più importanti dal prossimo anno, come vedremo nel dettaglio nel nostro articolo, in materia di lavoro troviamo: Naspi, cassa integrazione, FIS e decontribuzione per le madri lavoratrici, ma anche politiche attive con la modifica del reddito di cittadinanza.

Ancora al lavoro nella Legge di Bilancio 2022 si lega la conferma del contratto di espansione con l’allargamento della platea delle aziende che possono accedervi.

Lavoro: risorse per CIG, FIS e Naspi nella Legge di Bilancio 2022

Tra le misure per il lavoro nella Legge di Bilancio 2022 troviamo le modifiche di cassa integrazione, FIS e Naspi.

La cassa integrazione viene estesa anche ai lavoratori a domicilio e agli apprendisti fino a oggi esclusi. Da gennaio 2022 inoltre l’anzianità minima di lavoro effettivo diventa di 30 giorni e non più di 90, mentre il massimale viene modificato con l’eliminazione della prima fascia restando solo la seconda.

Per quanto riguarda il FIS, l’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale, il governo con le risorse in legge di Bilancio 2022 punta a renderlo una misura strutturale.

Il FIS durante l’emergenza Covid è stato esteso anche alle aziende tra 1 e 15 dipendenti per i quali non era prevista la cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria.

Ordinariamente il FIS si rivolge alle aziende dei servizi con oltre 15 dipendenti, ma con la Legge di Bilancio riguarda anche le aziende piccole.

Il nuovo FIS dovrebbe essere di:

  • 13 settimane in un biennio mobile per le aziende fino a 5 dipendenti. L’aliquota di finanziamento del fondo è dello 0,50%;
  • 26 settimane per le aziende con più di 5 dipendenti nel biennio mobile. L’aliquota di finanziamento del fondo è dello 0,80%.

Dal 1° gennaio 2025 l’aliquota si riduce per le aziende che per almeno 24 mesi dall’ultima domanda non abbiano usufruito dell’ammortizzatore sociale.

Per quanto riguarda invece la cassa integrazione straordinaria questa dal 1° gennaio 2022 può essere richiesta da tutte le aziende con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore produttivo.

Alle imprese industriali sono concesse 52 settimane in più di cassa integrazione per il biennio 2022-2023 al fine di fronteggiare i processi di riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica. Le settimane sono fruibili fino al 31 dicembre 2023.

Risorse per la Naspi nella Legge di Bilancio

Risorse vanno anche alla Naspi con la Legge di Bilancio 2022. La modifica dell’indennità di disoccupazione rientra sempre nella riforma degli ammortizzatori sociali.

Viene rivisto il meccanismo di décalage, bloccato nel 2021 dal decreto Sostegni bis, ovvero la riduzione del 3% dell’importo della Naspi dal quarto mese di fruizione.

Si prevede così con la riforma finanziata dalla Legge di Bilancio 2022 la riduzione dell’importo:

  • dal sesto mese per i tutti i disoccupati;
  • dall’ottavo mese per i beneficiari della Naspi con più di 55 anni.

Politiche attive e reddito di cittadinanza

Risorse in Legge di Bilancio 2022 ci sono anche per il reddito di cittadinanza che andrà di pari passo con la riforma delle politiche attive del lavoro con la messa a punto del Piano GOL, Garanzia Occupabilità dei Lavoratori nell’ambito dell’attuazione del PNRR. Il GOL con la Legge di Bilancio viene riconosciuto anche ai lavoratori autonomi che cessano in via definitiva la propria attività professionale.

Per il reddito di cittadinanza nel dettaglio la Legge di Bilancio 2022 prevede un’integrazione delle risorse. Con il finanziamento della misura sembra ormai scontata una sua modifica che riguarderebbe requisiti e controlli.

I controlli sui beneficiari verrebbero fatti prima di concedere la misura, mentre sarebbe prevista la decadenza del sussidio appena si rifiuta una seconda offerta di lavoro congrua.

La modifica è volta a incentivare il lavoro cercando di uscire dal mero assistenzialismo. Il taglio dell’importo parte, a determinate condizioni, dal sesto mese di fruizione.

In questo campo tuttavia la strada del governo è in salita con le forze politiche che hanno visioni contrastanti su come si dovrebbe andare a modificare la misura.

Contratto di espansione e occupazione femminile

Incentivo all’occupazione con una conferma in Legge di Bilancio 2022 del contratto di espansione.

Il contratto di espansione funge da scivolo per la pensione anticipata e nel 2021 è stato esteso alle aziende con 100 dipendenti (il limite era stato portato a 500 e 250 dipendenti con la Legge di Bilancio 2021) con il decreto Sostegni bis. Con la Legge di Bilancio 2022 si vorrebbe confermarlo estendendolo alle aziende con almeno 50 dipendenti.

Con il contratto di espansione:

  • le aziende devono procedere a un accordo sindacale di riorganizzazione o reindustrializzazione con la possibilità di ridurre l’orario di lavoro fino a un massimo del 30% e ricorrendo alla cassa integrazione straordinaria per 18 mesi;
  • allo stesso tempo si favorisce l’uscita dei lavoratori che si trovino ad almeno 60 mesi (5 anni) dalla pensione e che abbiano maturato il requisito contributivo minimo ovvero 20 anni di contributi versati.

Per il lavoro delle donne in Legge di Bilancio 2022 arriva la decontribuzione al fine di agevolare il rientro delle donne dopo la maternità, oltre un fondo di premialità per le imprese che mettono in pratica misure per la parità di genere.

Strettamente legata a questa misura la decisione di rendere strutturale il congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni a partire dal 2022.

Per conferme e dettagli sulle misure sul lavoro nella Legge di Bilancio 2022 occorre attendere il testo ufficiale che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre 2021.

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