Roma e il Lazio rischiano di tornare in zona arancione da lunedì 17 maggio, insieme ad altre regioni con Rt vicino all’1 se il governo non cambia i parametri per i colori. Questa settimana sarà decisiva.
Il Lazio rischia di finire in zona arancione insieme ad altre regioni se non verranno modificati i parametri che determinano il cambio di colore e in particolare l’Rt. Questa settimana sarà decisiva per le sorti di Roma, in zona gialla dal 26 aprile.
L’appello è stato lanciato dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, tra quelli che chiedono una revisione dei criteri con cui si decidono i colori delle regioni, “o presto tutta Italia andrà in zona arancione nonostante l’incidenza in calo”.
È l’Rt del Lazio, molto vicino alla soglia dell’1, che non fa dormire sonni tranquilli. Ricordiamo che con l’indice Rt pari a 1 scatta la zona arancione, mentre con l’Rt > 1,25 si finisce in zona rossa.
Un parametro limitante, secondo l’assessore D’Amato. Il rischio di passare in zona arancione da lunedì 17 maggio non riguarda solo il Lazio: anche altre regioni con Rt vicino all’1 rischiano di lasciare la zona gialla se il governo non interverrà sulla ridefinizione dei parametri.
Una decisione potrebbe arrivare mercoledì 12 maggio, giorno in cui è in programma l’incontro tra Governo e Regioni. I prossimi giorni saranno decisivi anche per quanto riguarda il nuovo cronoprogramma e il coprifuoco, che potrebbe essere spostato di una o due ore.
Lazio a rischio arancione da lunedì 17 maggio?
Il Lazio è stato confermato in zona gialla dopo il report di venerdì 7 maggio, ma l’Rt in lieve aumento e vicino a 1 preoccupa la Regione. Se raggiungesse la soglia dell’1 Roma e le altre province potrebbero retrocedere in fascia arancione, quella in cui ristoranti, musei, cinema, teatri, piscine restano chiusi e gli spostamenti fuori Comune devono essere giustificati con autodichiarazione o certificazione verde.
Con un indice Rt pari o superiore a 1, il passaggio in zona arancione per il Lazio potrebbe avvenire nonostante altri dati mostrino una situazione in netto miglioramento. “I tassi di occupazione ospedalieri sono entro la soglia, diminuisce l’incidenza a 123 per 100mila abitanti. Sono stabili i decessi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i ricoveri”, fa sapere D’Amato.
Al momento si tratta di ipotesi, ma dovremo aspettare il monitoraggio settimanale Iss di venerdì 14 maggio per sapere con certezza se il Lazio e/o altre regioni lasceranno la zona gialla e finiranno in zona arancione.
I presidenti delle Regioni chiedono di non prendere più in considerazione l’indice di diffusione del contagio per decidere i colori e cosa può riaprire in un territorio, ma l’Rt ospedaliero. Questo perché in una situazione in cui si vaccinano sempre più persone, l’Rt perde valore.
Mercoledì è atteso l’incontro governo-Regioni a cui parteciperanno Speranza e Gelmini. Il nuovo decreto in arrivo potrebbe quindi esprimersi anche sui nuovi parametri su cui si basa la classificazione dei colori oltre che su coprifuoco e regole per ristoranti, coprifuoco, matrimoni e green pass.
Le altre regioni a rischio arancione
Ma quali sono le altre regioni che potrebbero rischiare la retrocessione in arancione da lunedì 17 maggio? Stando agli ultimi dati sull’Rt, tra le regioni con un valore Rt prossimo all’1 e una classificazione complessiva del rischio moderata troviamo la Lombardia, Marche, Puglia, Toscana, Molise e Calabria (quest’ultima a rischio moderato con alta probabilità di progressione). Anche Campania, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Alto Adige hanno Rt vicino alla soglia che ad oggi fa scattare la zona arancione.
In un’Italia che va verso un allentamento delle misure e nuove riaperture da metà maggio (il 15 maggio tocca alle piscine all’aperto e agli stabilimenti balneari, dal 1° giugno le palestre e i ristoranti al chiuso) e verso la stagione turistica è difficile pensare a una imminente retrocessione in zona arancione per le regioni gialle, ma per ogni decisione saranno i numeri a comandare.
Quel che è certo, al momento, è che nessuna regione italiana rischia più la zona rossa.
L’attuale mappa dell’Italia
Da oggi, lunedì 10 maggio, è cambiata la mappa dell’Italia secondo le fasce di rischio. Tutte le regioni sono gialle tranne 3: Sardegna, Sicilia e Valle D’Aosta in fascia arancione. Nessuna regione è in zona rossa.
Conta nella promozione in zona gialla dalla prossima settimana la Sardegna, che nell’ultimo monitoraggio dell’Iss ha registrato un indice Rt pari a 0,74 e una classificazione complessiva del rischio bassa.
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