Avanzano verso l’Europa le auto elettriche cinesi. Prezzi bassi, qualità in crescita e tanta tecnologia. Ecco le strategie per conquistare il mercato europeo.
Le auto elettriche cinesi puntano sulla svolta green per farsi largo nel combattuto mercato europeo. Con le nuove norme dell’Ue sulle emissioni di CO2 si aprono scenari inediti per il mercato dell’auto nel vecchio Continente.
La Commissione europea si è data obiettivi molto ambiziosi. Entro il 2030 dovranno circolare in Ue almeno 30 milioni di auto a zero emissioni e 80.000 camion «ad energia pulita». Per facilitare questa svolta green l’Ue punta ad installare 1 milione di stazioni di ricarica entro il 2025 per poi salire a 3,5 milioni entro il 2030.
Auto elettriche più forti della pandemia
Secondo l’ultimo European Electric Car Report pubblicato da Schmidt Automotive Research il volume totale delle vendite dei marchi cinesi di veicoli a batteria nei 18 principali mercati europei ha registrato una crescita impressionante. Lo scorso anno le vendite hanno toccato le 23.836 unità con un aumento di oltre 13 volte rispetto allo stesso periodo del 2019. La quota di mercato delle auto elettriche cinesi ha così raggiunto il 3,3%.
Gli incentivi statali e locali stanno giocando, e continueranno a giocare, un ruolo determinate quanto alla crescita delle vendite. Nella maggior parte dei paesi europei, le auto elettriche e gli ibridi plug-in, continuano infatti a beneficiare di importanti agevolazioni all’acquisto. Secondo i dati raccolti da ev-volumes.com, nel 2020, l’Europa ha superato la Cina nelle vendite di auto elettriche e PHEV con un aumento del 137% rispetto al 2019. Il vero boom c’è stato a dicembre 2020 con quasi 285.000 unità vendute.
Le strategie dei costruttori cinesi di auto elettriche
BYD, Aiways, Nio sono gli astri nascenti dell’auto green Made in Cina. Seppur diversi questi marchi hanno una strategia comune, conquistare l’Europa sfruttando gli incentivi per le auto elettriche e partendo da quei mercati, Norvegia in primis, da sempre attenti alla mobilità green. BYD, casa automobilistica cinese sostenuta dall’investitore americano Warren Buffett, sta puntando proprio su questo mercato. L’azienda ha infatti inviato i primi 100 SUV Tang ai concessionari locali e prevede di consegnarne 1.500 entro la fine dell’anno.
Da parte sua Aiways, finanziata dal colosso del ride sharing Didi-Chuxing, è da poco sbarcata in Italia grazie al gruppo Koelliker. Si tratta del suo sesto mercato europeo dopo l’ingresso in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca.
Da tenere d’occhio anche Nio che è da molti descritta come l’anti Tesla. Il marchio sta preparando l’arrivo in Norvegia scelto come suo primo mercato nel Continente. L’azienda intende portare subito all’attenzione dei clienti europei i suoi due ultimi modelli ovvero il SUV elettrico ES8s e la berlina ET7.
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