Cosa cambia con la Legge di Stabilità 2016 per lavoratori dipendenti e autonomi? Ecco tutte le novità: sgravi fiscali, decontribuzione, aliquote previdenziali, maternità e malattia.
Nella Legge di Stabilità 2016, per ciò che riguarda lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, il tema delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato e l’insieme delle iniziative volte a far ripartire il mercato del lavoro rimangono un punto centrale.
Varata ieri dal Consiglio dei Ministri, la Legge di Stabilità 2016 è ora al vaglio del Parlamento, prima di essere presentata a Bruxelles per un’approvazione europea definitiva.
Vediamo le novità in arrivo per i lavoratori dipendenti e per i lavoratori autonomi all’interno della Legge di Stabilità 2016.
Legge di Stabilità 2016 e lavoratori dipendenti: le novità
Decontribuzione confermata ma con un tetto dimezzato
Confermato dunque lo sgravio fiscale anche per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016, a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016.
Tuttavia, l’importo dell’esonero contributivo è stato dimezzato scendendo dagli attuali 8.060 annui previsti dalla legge di stabilità 2015 ai 4 mila euro annui.
Da triennale, la durata del bonus occupazionale previsto dalla Legge di Stabilità 2016 è diventata biennale con un meccanismo progressivo di diminuzione delle agevolazioni negli anni a seguire.
Dunque, il datore di lavoro che assume nel 2016 continuerà a beneficiare fino al 2017 dell’esenzione del pagamento dei contributi previdenziali che saranno a carico dello Stato.
Lo ricordiamo, questi incentivi sono nati per incoraggiare nuove assunzioni o favorire la conversione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto con il jobs act lo scorso anno.
Legge di Stabilità 2016 e lavoratori autonomi: le novità
Jobs Act: in arrivo uno Statuto su misura
C’è chi lo ha rinominato il “Jobs Act per i lavoratori autonomi”.
Nella Legge di Stabilità 2016 è stata prevista la copertura finanziaria per un serie di novità e agevolazioni sullo smartwork o lavoro agile.
A novembre-dicembre un disegno di legge collegato approderà in parlamento per formulare una serie di norme e regole che favoriscano e tutelino la specificità del lavoro autonomo sotto il profilo contrattuale, assistenziale e fiscale.
Si tratta di misure che non hanno precedenti nel nostro ordinamento e che hanno l’obiettivo di valorizzare una fattispecie lasciata per troppo tempo in secondo piano.
Legge di Stabilità 2016: cosa cambia per i lavoratori?
- Blocco definitivo dell’aumento dell’aliquota previdenziale - Per tutti gli iscritti alla gestione separata INPS è previsto per 2016 il blocco dei contributi previdenziali che oggi ammontano al 27,72% dei redditi e che in base alla normativa vigente dovrebbero salire al 33,72%.
L’impegno è comunque di ridurla al 24% come per gli artigiani e i commercianti e garantire un contributo previdenziale più equo per tutte le categorie professionali coinvolte.
- Agevolazione del regime fiscale - Oggi i lavoratori autonomi pagano un’aliquota sostitutiva del 15% su un reddito che rimane al di sotto di una certa soglia e che cambia a seconda del tipo di attività. Nel caso dei free lance si parla di 15 mila euro l’anno. Con la Legge di Stabilità 2016 il Governo prevede di aumentare la soglia al di sotto della quale viene applicata l’aliquota sostitutiva del 15%. Nel caso dei freelance si arriverà a 30 mila euro l’anno. Inoltre verrà introdotta per i primi 5 anni di attività un’aliquota agevolata al 5% (sempre per redditi fino al tetto di 30 mila euro).
Su questo tema sono molte le novità introdotte in tema di regime forfettario e regime dei minimi.
- Fine delle “clausole vessatorie” - Di fronte ad un significativo squilibrio di forza contrattuale tra committente e lavoratore autonomo che spesso degenera in clausole vessatorie a danno di quest’ultimo, il governo ha previsto il divieto di rescindere, in modo unilaterale senza preavviso, i contratti senza un adeguato risarcimento. Vengono introdotte disposizioni sulla difesa della proprietà intellettuale.
- Malattia - Sospensione momentanea del pagamento dei contributi per gli autonomi con una patologia grave superiore ai 60 giorni di malattia. Dopo la guarigione il lavoratore autonomo potrà riprendere a pagare i contributi interrotti per un periodo triplo rispetto a quello della malattia.
- Maternità Tutelata - Le lavoratrici autonome potranno continuare a lavorare anche durante i cinque mesi di maternità obbligatoria e i tre della facoltativa che la normativa vigente consente. Con la nuove regole le donne potranno continuare dunque a lavorare e a fatturare nel periodo di maternità. Fino ad ora pochissime free lance facevano uso della maternità proprio per questo motivo.
- Incentivi fiscali sulla formazione - Detrazioni fino al 100 per cento delle spese sostenute per la formazione professionale come corsi di aggiornamento, convegni, master etc fino a un tetto annuo di 10 mila euro. Oggi la percentuale di deduzione dall’imponibile è ferma al 50%.
- Accesso dei professionisti alle Gare Pubbliche - Le Pubbliche Amministrazioni dovranno adeguarsi: gare pubbliche aperte anche ai lavoratori autonomi. Nessun limite di partecipazione alle gare d’appalto dove venivano inseriti dei limiti alle partecipazione dei lavoratori autonomi riservando i bandi a concorrenti con determinate forme societarie.
- Smartworking - Lo smartworking è una modalità lavorativa innovativa che sta prendendo sempre più piede in questi ultimi anni e che prevede un forte elemento di flessibilità negli orari e nella sede di lavoro. In tema di sicurezza del lavoratore che subisce ancora una normativa molto rigida, è prevista in accordo con l’Inail un tipo di assicurazione per il lavoratore che opera da casa senza alcun costo aggiuntivo.
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