Il Governo si spacca sulla legalizzazione della Cannabis. Ecco quali partiti vogliono liberalizzare la Cannabis e chi invece è totalmente contrario. Il botta e risposta tra Salvini e Orlando.
Il governo si spacca in due, ma era inevitabile su un tema caldo come quello della proposta di liberalizzare la Cannabis, che a oggi ancora divide e fa discutere. E se da una parte anche un alleato importante come la Germania fa un passo verso la legalizzazione, anche l’Italia è chiamata a rispondere al quesito, ma per far questo bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al Parlamento, come ha ricordato la ministra alle Politiche giovanili Fabiana Dadone. Si riaccende quindi il dibattito dopo la VI conferenza nazionale sulle dipendenze, un incontro che torna dopo bene 12 anni di silenzio e assenza. Ma chi è favorevole o contrario alla legalizzazione della Cannabis?
Liberalizzazione Cannabis: a che punto siamo rimasti?
A settembre la maggioranza si è spaccata alla Camera sull’adozione o meno del testo base sulla Cannabis, il quale prevede che sia consentita la coltivazione e la detenzione a persone maggiorenni di non oltre 4 piantine femmine di cannabis, “finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto”, esclusivamente per uso personale. Al momento quindi il testo è fermo in Commissione e molto difficilmente nel breve periodo si potrà contare su una maggioranza coesa a riguardo.
Liberalizzazione Cannabis: chi la vuole nel Governo?
Liberalizzare la Cannabis. È questo l’auspicio di molte voci politiche all’interno del Governo. Alla votazione di Settembre 4 sono stati i partiti favorevoli alla legalizzazione della pianta:
- PD;
- M5S;
- Leu;
- +Europa
Per la causa si sono molto battuti i ministri M5S e PD: Fabiana Dadone e Andrea Orlando, entrambi favorevoli a una normativa che riveda le norme vigenti sulla coltivazione e l’uso della cannabis.
Proprio in occasione della VI conferenza nazionale sulle dipendenze, la Dadone ha confermato la sua posizione, augurandosi che si arrivi alla stesura di un piano nazionale di azione. Proprio da Genova la Ministra ha auspicato che nuovi processi potessero prendere vita, dando origine a un cambiamento “organico, inclusivo, senza steccati ideologici, senza un dualismo preconcettuale”. L’invito della Dadone è molto chiaro: affrontare insieme i pregiudizi, molto diffusi, su questo tema
Liberalizzazione Cannabis: chi non la vuole nel Governo?
Non esiste libertà di drogarsi, solo la libertà dalla droga. È questa la posizione di chi è contrario alla legalizzazione della Cannabis, che involontariamente calca una delle celebri frasi del romanzo distopico Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood: “Esiste più di un genere di libertà, la libertà di e la libertà da”.
In questa corrente di pensiero trovano il loro spazio 3 partiti:
- Lega;
- Forza Italia;
- Fratelli d’Italia.
Accanto a Salvini, in prima linea contro la droga, si schiera anche la Ministra Mariastella Gelmini. Irremovibile anche Giorgia Meloni la quale ha ribadito la sua assoluta contrarietà alla legalizzazione e alla liberalizzazione della cannabis, lanciandosi contro le parole dei Ministri Orlando e Dadone nel corso della VI Conferenza nazionale sulle politiche antidroga, le quali secondo la Meloni sono portatrici sane di un “messaggio devastante”. Sempre la leader di FdI ha ribadito che la droga non si combatte con la legalizzazione, ma con la prevenzione, oltre che con tolleranza zero nei confronti di chi spaccia, dimenticandosi che proprio quest’ultimo aspetto è più che presente nel decreto della legalizzazione della Cannabis. Unica voce astenutasi dal dibattito è invece Italia Viva di Renzi, che ancora una volta preferisce rimanere in una linea d’ombra, non esponendosi, rimanendo in bilico. Sono ancora molte le voci contrarie e soprattutto i perché: alcuni vedrebbero nel decreto addirittura il rischio di legalizzare la cocaina.
Liberalizzazione Cannabis: botta e risposta tra Orlando e Salvini
Su un tema così divisivo come quello sulla liberalizzazione della Cannabis non si poteva non arrivare agli scontri, e ai botta e risposta tra voci discordanti. In occasione della Conferenza nazionale sulle politiche antidroga, il Ministro Orlando ha ricordato come anche la Germania sembra stia cambiando profondamente linea su questo fronte, quindi sembra inevitabile che anche l’Italia sia chiamata a riflettere sul tema della legalizzazione della Cannabis. Immediata la reazione del leader leghista Matteo Salvini, definendo “preoccupante” che un ministro anziché ascoltare le comunità di recupero che “eroicamente salvano migliaia di ragazzi” e combattono le dipendenze tutti i giorni, parli con “leggerezza” di droga. Inevitabile la risposta puntuale di Orlando che ricorda al Ministro del lavoro (Salvini) di ascoltare i precari e i cassaintegrati, lasciando che di lotta alla droga ne parlino esperti e comunità.
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