Che voi amiate dedicarvi a letture a tema natalizio o che preferiate mettere al bando la festività almeno nel mondo dei libri, ecco quali sono i titoli che dovreste prendere in considerazione per le prossime settimane di lettura.
“Natale” non significa solo corsa ai regali: dicembre inoltrato porta con sé l’arrivo dell’inverno, qualche giorno di pausa dal lavoro e dallo studio, il desiderio di prendere le giornate con più calma e magari osservarle scorrere dal divano, tra un libro e una tazza fumante.
Ma quale libro? Ora che avete portato a termine la missione acquisti, scegliendo il romanzo perfetto per le amiche lettrici più accanite e per parenti e colleghi, è arrivato il vostro turno: con quale libro dovreste finalmente riposarvi per rinnovare il piacere di immergervi nella lettura?
La redazione di Sololibri.net, sito letterario che ospita oltre 18mila recensioni di libri scritte da una community di lettori forti, ha selezionato per noi i libri da leggere durante le feste natalizie 2020.
Feste natalizie 2020: i libri da non perdere
Ma Natale significa anche schierarsi: pandoro o panettone, cenone della vigilia o pranzo del 25, albero o presepe, carta regalo o sacchetto... Tra le fazioni che animano le feste natalizie se ne trova persino una interna al mondo dei libri: scegliere un romanzo a tema o mettere al bando la festività almeno nella lettura?
Che voi apparteniate a un gruppo o all’altro, ecco quali sono i titoli che non dovreste perdere.
La città dei vivi di Nicola Lagioia (Einaudi)
È stato uno tra i libri più attesi del 2020 ed è l’attenta ricostruzione di un fatto che, quattro anni fa, ha sconvolto l’opinione pubblica: l’omicidio di Luca Varani. Lagioia ha intervistato i protagonisti, raccolto documenti e testimoniante preziose, ma non solo: La città dei vivi è anche il racconto di una Roma all’epoca sprovvista di un sindaco ma fornita di ben due papi, inquietante, notturna e contraddittoria.
A Babbo morto di Zerocalcare (Baopublishing)
Sia chiaro: non è un libro dalle dolci atmosfere natalizie, né tantomeno un libro per bambini, nonostante qualcuno l’abbia erroneamente preso come tale. A Babbo morto è il caustico racconto di tutto ciò che di scabroso si nasconde dietro al Natale. Perché se Babbo Natale continua a esistere finché vogliamo credere in lui, significa anche che solo a noi spetta il compito di ucciderlo.
La parte inventata di Rodrigo Fresàn (LiberAria, trad. G. Zavagna)
Non fatevi intimorire dalla mole di questo romanzo: nonostante il suo essere un fantasmagorico intreccio di digressioni e ossessioni, La parte inventata ha una fluidità narrativa che vi trascinerà fino alla sua ultima pagina, persino più in fretta di quanto vorreste. È un libro che celebra lettura e scrittura e tutte le parti inventate di cui la nostra stessa vita si compone perché possa realmente esistere.
Tempi eccitanti di Naoise Dolan (Atlantide, trad. C. Durastanti)
Per la redazione del Guardian è tra i migliori libri dell’anno.
Naoise Dolan è la giovanissima erede dell’altrettanto giovanissima Sally Rooney; Tempi eccitanti racconta la storia di Ava, che dopo la laurea decide di trasferirsi dall’Irlanda a Hong Kong, dove conosce prima Julian e poi Edith. È un romanzo ironico e sarcastico, che indaga le relazioni interpersonali e il rapporto con il denaro.
Averno di Louise Glück (il Saggiatore, trad. M. Bacigalupo)
È il libro con cui torna disponibile in Italia l’opera di Louise Glück, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2020. Averno è una riscrittura del mito di Proserpina (secondo gli antichi romani, uno degli accessi agli Inferi era nell’Averno, oggi lago vulcanico nel comune di Pozzuoli), che canta la solitudine e il terrore per l’ignoto, ma anche lo splendore della notte e del desiderio.
Fiaba di Natale di Simona Baldelli (Sellerio)
L’Uomo dell’aria è stato un grande funambolo, capace di acrobazie incredibili. A poche settimane dal Natale, decide di compiere un’ultima impresa: il cavo sarà teso tra una vecchia biblioteca e il campanile di una chiesa abbandonata; il percorso reso più lungo dalla lentezza. Presto il funambolo attira l’attenzione: la città si ferma, c’è chi tenta di dissuaderlo, chi lo guarda ammirato. Finché per tutti si schiude una realtà diversa.
Otto uomini di Richard Wright (Racconti edizioni, trad. E. Giammarco)
L’opera di Richard Wright (1908-1960) ha contribuito a ridefinire le discussioni razziali in America; definire cos’è un uomo e cosa comporta esserlo, se neri, è al centro anche di questa raccolta di racconti, finora inediti in Italia. C’è chi per sopravvivere rischia la vita fingendosi una donna delle pulizie, chi sceglie di diventare adulto con una pistola, chi per sfuggire alla polizia scopre il mondo dalle fognature...
Il libro di Natale di Selma Lagerlöf (Iperborea, trad. M.C. Lombardi)
Selma Lagerlöf è stata, secondo Marguerite Yourcenar, «la più grande scrittrice dell’Ottocento», nonché premio Nobel per la Letteratura nel 1909. Ne Il libro di Natale, trasforma il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo, dove nostalgia e crudeltà, rivestite d’incanto fiabesco, rivelano un mondo profondamente umano.
Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky (nottetempo, trad. F. Pantanella)
La tigre del Caspio, i carmi di Saffo e i libri perduti di Mani, le rovine di Villa Sachetti, un’enciclopedia nel bosco: sono solo alcune delle cose a cui Judith Schalansky (scrittrice, designer e insegnante di tipografia) dedica i racconti contenuti in questo libro. Inventario di alcune cose perdute è un’indagine sulla memoria e sul potere della scrittura, che conquista il lettore anche per la sua realizzazione materiale: ai racconti si accompagnano le immagini, stampate in nero su nero, di ciò che è scomparso dal mondo.
Storie di Natale. Racconti inediti di Louisa May Alcott (Clichy, trad. G.M. Rossi e F. De Luca)
I racconti per bambini che Alcott aveva dedicato alla piccola nipote Lulu, inediti in Italia, sono arrivati in libreria lo scorso novembre per le edizioni Clichy. La stessa autrice aveva riunito in volume queste storie come dono di Natale: è un libro per bambini, ma anche per adulti, perfetto per chi vuole regalarsi (o regalare) la possibilità di riscoprire chi si nasconde dietro a Piccole Donne.
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