Combinare gli elementi vincenti di una strategia di trading: livelli chiave e segnali operativi
Quando si lavora con un approccio al trading basato sulla cosiddetta “price action” non si può fare a meno di utilizzare in simbiosi due elementi fondamentali della strategia di trading: livelli chiave del prezzo e segnali operativi. E’ davvero importante concentrarsi su questo aspetto per comprendere quando vale la pena mettere a rischio il proprio capitale e quando è meglio astenersi dall’implementazione di transazioni finanziarie. E’ tutta una questione di probabilità: combinando gli elementi vincenti della strategia di trading si possono aumentare notevolmente le possibilità di generare profitti, anche quando non siamo stati in grado di centrare il miglior timing sul mercato.
I livelli chiave del prezzo non sono altro che supporti e resistenze rilevanti per il mercato di interesse. A volte possono essere punti di svolta di lungo periodo, altre volte swing area sulle quali supporti e resistenze si scambiano di ruolo nel tempo e così via. A partire da questi key levels possiamo andare alla ricerca di segnali operativi concettualmente validi, individuati per noi dalla dottrina candlestick o dall’analisi tecnica classica. A monte di tutto ciò c’è l’individuazione del trend principale di mercato: in questo modo abbiamo subito un’idea chiara della direzione da seguire quando apriamo un trade.
Il grafico in alto si riferisce al tasso di cambio EUR/USD, euro su dollaro americano, time frame a 4 ore. Si può notare la presenza di una serie di livelli chiave. A un certo punto, all’interno di questo bearish trend (sebbene dalla figura non sia possibile visualizzarlo) viene a configurarsi una netta pin bar di tipo “fakey” (falso breakout di inside bar, ndr). Qui è possibile entrare short sfruttando la combinazione trend-livello-segnale. Una triade perfetta che ci assicurerà un ottimo trade, soprattutto dopo la perdita del supporto chiave.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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