Il sindaco Sala in diretta sui social torna sull’ipotesi lockdown a Milano e Napoli evocata da Ricciardi e invita al realismo e alla prudenza. Ma gli utenti temono che le chiusure ci saranno.
Il lockdown per Milano e Napoli evocato dal consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi ieri ha creato scalpore e preoccupazione tra i cittadini.
Beppe Sala, sindaco di Milano, ha fatto una diretta da palazzo Marino per aggiornare direttamente i suoi concittadini sulla situazione e dire la sua sulla possibilità che Milano chiuda tutto, visto l’aumento esponenziale di nuovi casi e ricoveri.
Lockdown Milano? Le parole del sindaco Sala
Come annunciato dal primo cittadino del capoluogo lombardo, lui e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris hanno scritto al ministro della Salute Speranza per chiedergli se la richiesta di Ricciardi di stabilire un nuovo lockdown per le due città più colpite sia frutto di un’opinione personale del consulente o se è un’opinione del Ministero. In questo caso, dice Sala, “vogliamo sapere se è basata su dati e informazioni che noi non abbiamo”.
“Il tema del lockdown è tornato prepotentemente al centro della discussione”, continua il sindaco, “e io per quello che osservo oggi ritengo che sia una scelta sbagliata. È nelle mie responsabilità e io ragiono con la testa e col cuore, guardo i dati”.
Dati che dicono, come afferma il primo cittadino, che “noi oggi abbiamo circa 300 terapie intensive, ne abbiamo avute 1.700, sono in crescita ok ma stiamo già facendo i sacrifici ma vedremo cosa succederà”.
No al lockdown, ma necessarie misure per gli over 70
Nel corso della diretta tocca anche un altro tema dibattuto nelle ultime ore, quello del confinamento per gli anziani. Un’idea riportata in auge dalla virologa Ilaria Capua, secondo cui né il vaccino né l’immunità naturale potranno proteggere davvero i soggetti più fragili. “È brutale”, sostiene Sala nella diretta, “ma il 90% dei decessi riguarda gli over 70, c’è un problema di trovare spazi di ricovero per gli asintomatici e le quarantene”. E chiosa: “C’è tempo per la polemica e c’è tempo per la collaborazione, ma a questo punto io non credo sia giusto fare un lockdown”.
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