Si va verso un lockdown per i non vaccinati, con il Governo pronto a una stretta già la prossima settimana: con un tampone negativo si potrà andare a lavoro ma non in bar, ristoranti o luoghi chiusi.
I non vaccinati in Italia presto potrebbero essere costretti a un sostanziale lockdown. Le ultime notizie che arrivano da Palazzo Chigi parlano infatti di un Mario Draghi che si starebbe convincendo ad avallare le richieste dei Presidenti di Regione e dell’ala più rigorista della sua maggioranza.
Le voci di Palazzo descrivono come imminente un nuovo decreto, potrebbe essere varato già la prossima settimana, contenente una ulteriore stretta in materia di green pass per chi non è vaccinato.
Da quanto è trapelato, una persona che ancora non è immunizzata al Covid con un tampone negativo potrebbe recarsi a lavoro ma non in bar, ristoranti, cinema, palestre e tutti gli altri luoghi al chiuso.
“Se l’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni dovesse portare a nuove restrizioni - ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini - non sarebbe ipotizzabile mettere sullo stesso piano i vaccinati e i non vaccinati”.
Non vaccinati in lockdown
Anche se l’Italia sarà ancora tutta zona bianca la prossima settimana, appare inevitabile visto il recente andamento della curba epidemiologica che a breve possano iniziare a esserci i primi cambi di colore.
C’è da dire che da noi la situazione sanitaria al momento è nettamente migliore rispetto a gran parte d’Europa, basta guardare cosa sta succedendo in Austria o in Germania, ma i dati indicano anche in Italia un probabile aumento dei contagi e dei ricoveri nelle prossime settimane.
Per “salvare” il Natale agli italiani sia dal punto di vista sociale sia da quello economico, ecco che diversi Presidenti di Regione e una parte della maggioranza (Forza Italia, PD e Italia Viva), sono pronti a considerare restrizioni ad hoc solo per i non vaccinati.
A inizio della prossima settimana ci dovrebbe essere la cabina di regia tra Governo e Regioni, poi il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare un decreto contenente misure come la riduzione della validità del green pass a 9 mesi e l’obbligo di terza dose per il personale sanitario.
La grande novità però potrebbe essere l’introduzione di questo sostanziale lockdown per i non vaccinati. Oltre l’aumento dei casi, la motivazione di fondo sarebbe la convinzione che i tamponi antigenici non siano completamente affidabili.
Una conclusione respinta da Matteo Salvini “il tampone è sicuro”, ma ormai il pressing nei confronti di Mario Draghi si starebbe facendo sempre più asfissiante: l’ipotesi di una adozione del modello austriaco del 2G si sta facendo sempre più concreta.
In sostanza se questa stretta dovesse passare, un non vaccinato in Italia potrebbe andare a lavoro ma sarebbe escluso dalla vita sociale: niente bar, ristoranti e tutti gli altri luoghi al chiuso.
Un lockdown de facto che secondo alcuni costituzionalisti sarebbe lecito, ma inevitabilmente si andrebbe a inasprire una tensione sociale già vibrante da tempo nel nostro Paese.
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