Prenotare il vaccino e saltare la fila con un link su WhatsApp: succede in Lombardia dove tanti furbetti hanno ricevuto la vaccinazione senza averne diritto. Ecco cosa è successo.
Bufera sulla somministrazione dei vaccini in Lombardia: basta un semplice link su WhatsApp o Telegram per prenotare il vaccino anche senza averne diritto. La piattaforma online dedicata alle prenotazioni ha subito una falla di sistema che ha permesso a tantissimi cittadini di vaccinarsi saltando la lista di attesa.
Questo trucco ha portato alla vaccinazione di diverse persone appartenenti a categorie non prioritarie in Lombardia, come testimoniato da diverse testate e da alcuni post emersi online.
Com’è stato possibile avere il vaccino e prenotarsi senza averne diritto? Con un semplice accesso alla piattaforma che, condiviso in maniera virale su gruppi privati, ha permesso ad alcuni utenti di effettuare la prenotazione e ricevere la somministrazione dell’agognato vaccino contro il COVID-19.
Prenotare il vaccino con un link su WhatsApp: cosa è successo in Lombardia
Le testimonianze in merito sono varie e diverse, ma proviamo a fare un po’ d’ordine. Tutto è iniziato su WhatsApp e Telegram, attraverso a gruppi pubblici con un un gran numero di utenti (dalla Serie A al fantacalcio fino al gruppo di quartiere): in questi è iniziato a comparire un link d’accesso alla prenotazione dei vaccini attraverso il portale predisposto dalla Regione Lombardia.
Una delle tante testimonianze online della vaccinazione avvenuta tramite link
In molti hanno temuto uno spam, ma qualche curioso ha tentato la prenotazione che, inspiegabilmente, è andata a buon fine: molto di questo è stato raccontato da Radio Popolare che, di persona, ha effettuato la procedura arrivando fino alla somministrazione (approvata senza nessun controllo). All’ultimo, il vaccino è stato rifiutato ma lo sconcerto è grande: cosa non ha funzionato nella piattaforma e come è stato possibile per molti utenti avere il vaccino senza averne, di fatto, il diritto?
Il sistema di vaccinazione non autorizzata permette di prenotarsi senza averne diritto
Lombardia: vaccini prenotati e somministrati senza diritto dai “furbetti”
In Lombardia, così come in tante altre Regioni, la prenotazione avviene tramite una piattaforma e una successiva conferma via mail, dopo le verifiche del caso per ogni singolo cittadino.
Il caso lombardo fa emergere una falla di sistema che ha permesso, probabilmente attraverso un’assenza di controllo per i profili dei prenotati, di avere il vaccino scalando le prenotazioni senza rientrare nei criteri attualmente previsti.
Il sistema è stato quindi bucato e molti hanno ricevuto il vaccino semplicemente prenotandosi, presentandosi, e lasciando operare un personale sanitario ignaro dell’irregolarità.
Nome, cognome e codice fiscale: nessun altro controllo è stato effettuato e i “furbetti” sono riusciti a vaccinarsi senza troppi problemi (a dispetto di quanto previsto dalle norme).
Caos vaccini: clicca sul link e prenotati
Basta effettuare una rapida ricerca online sui principali social network per trovare diverse testimonianze, con ammissioni spesso fin troppo limpide, di vaccinazioni irregolari effettuate tramite la procedura che vi abbiamo illustrato.
Sempre Radio Popolare, che ha fatto emergere la situazione attraverso un’inchiesta, ha contattato il direttore sociosanitario dell’ASST, Giorgio Cattaneo, chiedendo spiegazioni sulla prenotazione irregolare tramite link: dalle dichiarazioni emerge la conferma dell’esistenza di queste vaccinazioni irregolari, relegate a un numero contenuto ma non meglio quantificato paragonato a una media di tre casi a settimana. Vengono confermati i controlli sul link utile alla prenotazione, lo stesso utilizzato dai “furbetti”, ma le stesse verifiche possono essere aggirate (come testimoniano le vaccinazioni dei non aventi diritto).
“Il sistema di prenotazione è quello sì, i controlli li facciamo, i casi riscontrati di persone che sono venute senza averne diritto sono limitatissimi” sottolinea Cattaneo a Radio Popolare.
Una vicenda che, con la corsa alle vaccinazioni a rilento e l’elevarsi sempre più impetuoso della terza ondata di contagi ha un sapore davvero amaro.
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