Un anno da incubo per Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, che nel 2020 ha registrato perdite record da 6,7 miliardi di euro. Pesano le restrizioni anti-Covid, ma quest’anno si punta sui vaccini per ripartire.
Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, ha chiuso il 2020 con una perdita record di 6,7 miliardi di euro. I conti in rosso, ovviamente, sono da attribuire principalmente alle restrizioni implementate negli ultimi dodici mesi per frenare la pandemia, tallone d’Achille del comparto aereo internazionale.
Ora, il board del primo vettore europeo punta sui vaccini per ripartire: il processo di immunizzazione che sta prendendo piede nell’Unione europea, nel Regno Unito e negli Stati Uniti potrebbe infatti favorire un graduale ritorno verso gli standard pre-Covid, sebbene la domanda sia destinata a rimanere ancora contenuta nei prossimi mesi.
La pandemia pesa sui conti di Lufthansa
Un 2020 da bollino rosso, dunque: non solo per Lufthansa, da sempre un punto di riferimento per il comparto aereo europeo, ma anche per i tanti vettori costretti a parcheggiare gran parte della loro flotta dalla prima ondata pandemica dello scorso marzo ad oggi.
Certo, i numeri snocciolati dal board della compagnia aerea tedesca, punta di diamante della coalizione Star Alliance, sono da brividi: una perdita da 6,7 miliardi di euro, di fatto picco negativo della storia (illustre) di Lufthansa, nei cieli dal 1953, ed entrate a quota 13,5 miliardi, in contrazione del 63% rispetto al 2019.
265 aerei servivano 220 rotte nella stagione pre-pandemia, ma il deterioramento della crisi sanitaria, da epidemia locale a pandemia globale, ha costretto Lufthansa a limitare la sua capacità del 69% lo scorso anno, e gli ultimi lockdown implementati dalla cancelliera Angela Merkel in Germania non suggeriscono la possibilità di un rimbalzo già nel primo trimestre 2021.
Lufthansa punta sui vaccini per ripartire
L’orizzonte temporale per la ripresa, di fatto, è molto più ampio: come evidenziato dall’amministratore delegato del vettore tedesco, Carsten Spohr, a partire dalla prossima estate l’atteso smantellamento delle misure restrittive - parziale, e dettato dall’impatto delle vaccinazioni che iniziano ora a prendere ritmo in Europa - potrebbe portare Lufthansa ad offrire il 70% della capacità pre-pandemia a breve termine.
Nel dettaglio, i vertici di Lufthansa si attendono di riportare l’offerta di voli al 40-50% rispetto ai livelli 2019 già nel corso di quest’anno, quota decisiva per tornare a flussi di cassa operativi in positivo, ma per avvicinarsi alla soglia del 90% sarà necessario attendere la metà del decennio.
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