Il MES conviene all’Italia e alle sue colleghe europee? L’analisi sui costi del fondo salva-Stati
Il MES conviene sì o no?
Una domanda lecita alla luce delle mai del tutto sopite discussioni sul costo del fondo salva-Stati, più volte rigettato dall’esecutivo di Giuseppe Conte.
Molti gli interrogativi sui soldi che il Meccanismo Europeo di Stabilità potrebbe garantire ai Paesi interessati. Poche invece le certezze sugli Stati che richiederanno formalmente la sua attivazione. Al momento soltanto Cipro ha confermato la sua intenzione di accedere al MES mentre in Italia il dibattito sulla sua convenienza e sui suoi costi non è mai stato messo da parte.
Il MES conviene sì o no? Il costo per Italia e colleghe
L’ultima analisi sul costo del Meccanismo Europeo di Stabilità è comparsa qualche ora fa sulle pagine del Corriere della Sera, che tramite l’indagine di Invesco (elaborata su dati Bloomberg e BCE) ha tentato di analizzare la convenienza di questo strumento sia per i Paesi come l’Italia che per economie forti come la Germania e le sue colleghe del Nord.
Stando ai dati citati il MES costerebbe a ogni Stato lo 0,13% a dieci anni, comprese le spese di gestione. Per dirla in altre parole su 10 miliardi di euro di finanziamenti ricevuti dal fondo salva-Stati l’Italia e le sue colleghe dell’UE pagherebbero 13 milioni di interessi l’anno.
La domanda a questo punto sorge spontanea: attivare il MES conviene oppure è meglio finanziarsi da soli sui mercati? Per rispondere al quesito un confronto è d’obbligo.
A chi conviene e a chi no
Le economie più forti, quelle con un merito di credito più alto, vengono praticamente “pagate” per piazzare le proprie obbligazioni sul mercato (hanno tassi negativi) cosa che invece non accade con l’Italia e con le altre colleghe meno virtuose.
Berlino, ha fatto notare il Corriere, ha un rendimento decennale del -0,428% e incassa dunque 43 milioni di euro per ogni 10 miliardi piazzati, mentre Roma per questa stessa cifra non incassa nulla, ma paga 122 milioni (con un rendimento del decennale all’1,22%).
“Accedere al MES ne farebbe risparmiare 109: la differenza tra 122 e 13.”
Anche a economie quali i Paesi Bassi (rendimento decennale al -0,29%), il Belgio (-0,137%) e la Francia (-0,119%) non conviene attivare il fondo salva-Stati.
Finanziandosi da sola sul mercato Amsterdam incassa 29 milioni ogni 10 miliardi, Bruxelles ne porta a casa circa 14 e Parigi 12. Con il MES, come anticipato, esse non incasserebbero nulla ma dovrebbero addirittura sborsare 13 milioni l’anno.
Discorso diverso per la Spagna (+0,43%), la Grecia (+1,1%), il Portogallo (+0,42%) e la citata Italia (ora a +1,24%) che con il fondo salva-Stati pagherebbero 13 milioni l’anno, ma senza di esso sborserebbero rispettivamente 43 milioni, 110 milioni, 42 milioni e oltre 122 milioni.
Volendo tirare le somme, dunque, il MES potrebbe convenire ma solo a determinati Paesi.
E con prestiti a 7 anni?
Le cose sarebbero parzialmente diverse con prestiti a 7 anni. In tal caso l’attivazione del fondo salva-Stati non sarebbe conveniente (anche se di poco) neanche per Spagna e Portogallo, poiché i rendimenti delle loro obbligazioni inferiori ai 7 anni sono negativi.
Per l’Italia e la Grecia, ha concluso l’indagine, il MES resterebbe uno strumento conveniente anche in questo caso.
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