MES, il voto slitta a settembre: cosa sta succedendo?

Martino Grassi

28/06/2020

Potrebbe slittare a settembre la votazione del Parlamento europeo sul MES. Intanto il Movimento 5 Stelle resta scettico sullo strumento.

MES, il voto slitta a settembre: cosa sta succedendo?

La votazione del parlamento europeo nei confronti del MES potrebbe slittare a settembre, secondo quanto annunciato dalla Angela Merkel, questa decisione ha suscitato l’irritazione nel premier Giuseppe Conte, il quale ha ribadito che sul Fondo Salva Stati non è cambiato nulla, aggiungendo che:

“Rispetto le opinioni della Merkel ma a far di conto per l’Italia è il sottoscritto con Gualtieri e i ragionieri dello Stato e con tutti i ministri. Ci stiamo predisponendo per un piano di Recovery plan italiano a settembre”.

MES, il voto slitta a settembre

Il MES, lo strumento che dovrebbe risollevare le sorti economiche di molti Stati europei, fortemente provate dall’emergenza sanitaria, non è ancora stato utilizzato dal momento che manca il voto del Parlamento europeo, che, con molta probabilità, non arriverà prima di settembre.

Riccardo Ricciardi ha confermato che è altamente probabile che la risoluzione verrà votata in Parlamento solo a seguito delle comunicazioni del premier durante il prossimo Consiglio europeo previsto per il 17 luglio: “Non credo ci saranno novità al riguardo. E quindi il no del governo italiano sarà netto”.

Lo scetticismo del Movimento 5 Stelle

Intanto continua lo scetticismo del Movimento 5 Stelle nei confronti dello strumento che da sempre ha sostenuto che sia “uno strumento inadeguato. Lo dicevamo prima dell’emergenza COVID-19 e lo diciamo a maggior ragione ora”. La diffidenza nei confronti dello strumento da parte dei pentastellati è legata alle condizionalità previste dal MES

“Il Recovery Fund è assolutamente sufficiente per affrontare la crisi. Il MES pone delle condizionalità che metterebbero in ginocchio l’Italia. Il rifiuto del Movimento a utilizzare il fondo Salva-Stati non è una questione di principio o di orgoglio, questo deve essere chiaro".

In merito alle dichiarazioni di Angela Merkel si sono espressi con fermezza affermando che “il governo italiano non ha mai neanche pensato di intromettersi negli affari e nelle decisioni di altri Paesi. Non capisco perché invece altri leader europei, e in particolare la cancelliera tedesca, si sentano nel diritto di farlo. È una mancanza di rispetto nei confronti dell’Italia, del nostro presidente del Consiglio, del governo e degli italiani”.

Il voto della Camera e del Senato

Intanto dal Consiglio europeo arriva il via libera per il pacchetto di proposte presentato dall’Eurogruppo per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia che comprendono il potenziamento della Banca d’investimento europea, l’utilizzo del fondo Sure per contrastare la disoccupazione e il ricorso al Mes, senza condizionalità, per le spese sanitarie.

Il Consiglio ha inoltre stabilito che solo gli Stati membri potranno fare ricorso a questi strumenti per fronteggiare l’emergenza, tuttavia ogni singolo Stato dovrà sottoporre il pacchetto di misure al voto del proprio Parlamento. Lo stesso avverrà nel nostro Paese, quando Camera e Senato saranno chiamati a esprimersi sulla possibilità di utilizzare i 37 miliardi per le spese sanitarie.

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