Il MIUR è stato condannato al risarcimento di un ragazzo disabile per la violazione del suo diritto all’istruzione.
Il MIUR è stato da poco condannato dal Tribunale di Roma al risarcimento di 6.000€ nei confronti di un alunno disabile.
Il tutto è avvenuto anche grazie all’iniziativa “Sostegno non un’ora in meno!” di cui l’ANIEF si è fatta promotrice in virtù del suo ruolo da garante dell’attribuzione delle giuste ore di sostegno agli studenti disabili italiani.
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La condanna al MIUR: cosa è successo?
La questione riguarda il numero di ore di sostegno, come si può evincere anche dal nome dato all’iniziativa, nei confronti di un ragazzo disabile di un istituto superiore. Al giovane non erano infatti state somministrate il numero di ore previste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Il tribunale di Roma, in seguito al ricorso sostenuto dagli avvocati Walter Miceli, Ida Mendicino e Andrea Maresca, ha condannato quindi il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al pagamento di una somma di 6.000€ per la violazione del diritto all’istruzione del ragazzo disabile.
Il rispetto del diritto dei disabili: le parole di Marcello Pacifico
Sulla questione è intervenuto anche Marcello Pacifico, presidente dell’ANIEF, che ha ancora una volta reso nota la sua posizione in materia di tutela dei diritti dei disabili.
In particolar modo ha tenuto a ribadire come quest’anno la situazione si sia resa ancora più critica in quanto arrivino quotidianamente molte segnalazioni da parte delle famiglie che segnalano violazioni relative a tali diritti.
Fra i casi che gli sono stati riportati uno in particolare ha fatto infuriare il presidente dell’ANIEF ed è quello relativo ad una scuola, in provincia di Roma, dove vi sono classi composte da 31 alunni con 4 di essi in situazioni di grave handicap. Ovviamente questo viola l’articolo 5 comma 2 del Dpr 81/2009 che stabilisce che nellle classi dove vi è la presenza di un disabile non devono superare i 20 alunni.
Pacifico ha inoltre aggiunto che il diritto all’istruzione fa parte del riconoscimento e della garanzia dei diritti dei disabili al fine che essi possano raggiungere la pari dignità sociale che consente il pieno sviluppo e l’inclusione della persona umana con disabilità e questo è stato ricordato anche dalla pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione del 2014.
Pacifico si è dichiarato particolarmente sorpreso per il fatto che il MIUR troppe volte sembra dimenticare che il diritto in oggetto è tutelato sia dall’ordinamento internazionale che da quello europeo.
La sentenza del Tribunale di Roma
Il tribunale di Roma ha quindi stabilito per il Miur e per la sua diramazione sociale, ATP di Roma, “il pagamento in favore dei ricorrenti della somma complessiva di euro 3500 a titolo risarcitorio, oltre interessi legali dalla data della pubblicazione della sentenza al saldo effettivo e alla rifusione delle spese processuali nei confronti dei ricorrenti che si liquidano in complessivi euro 2500”.
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