Ministero dell’Istruzione: Fioramonti potrebbe presentare le dimissioni. Al suo posto Di Maio pensa a Nicola Morra.
Scuola, per il Ministro dell’Istruzione - Lorenzo Fioramonti - questi potrebbero essere gli ultimi mesi alla guida del MIUR. Sembra, infatti, che la Legge di Bilancio 2020 potrebbe segnare il destino del Ministro dell’Istruzione il quale potrebbe presto rassegnare le dimissioni.
A svelare questa anticipazione è stato il Messaggero, secondo il quale Fioramonti - che ricordiamo appartiene al Movimento 5 Stelle - avrebbe già avvisato Di Maio e il premier Conte riguardo alla possibilità di dimettersi anticipatamente dal ruolo di Ministro. Una decisione fatta per “coerenza” dal momento che Fioramonti in più di un’occasione ha dichiarato che nel caso in cui non fosse riuscito a far stanziare almeno tre miliardi di euro per la Scuola - così da garantire, ad esempio, un aumento di stipendio a tre cifre per gli insegnanti - si sarebbe dimesso.
Ebbene, adesso che la Legge di Bilancio 2020 sembra essere ormai definita (visto che non sembra esserci tempo per ulteriori modifiche) ed è chiaro che per il comparto Istruzione non ci si avvicina neppure lontanamente ai tre miliardi previsti, Fioramonti è davanti ad un bivio: continuare o mantenere la promessa fatta al popolo della Scuola, dimettendosi anticipatamente dal mandato conferitogli.
MIUR, Fioramonti verso le dimissioni: questione di coerenza
La Legge di Bilancio 2020 stanzia per l’intero comparto Istruzione meno di due miliardi di euro; risorse inadeguate per portare a termine alcune delle promesse fatte nei mesi scorsi, come ad esempio il riconoscimento di aumenti di stipendio “a tre cifre” per gli insegnanti.
Ecco perché il Ministro dell’Istruzione potrebbe rassegnare le dimissioni già prima di Natale, aspettando solamente l’approvazione definitiva del Decreto Scuola. In ogni caso Fioramonti voterà la fiducia alla Legge di Bilancio 2020, nonostante sia proprio questa la causa della sua decisione.
È bene sottolineare che non c’è nulla di ufficiale, né tantomeno Fioramonti ha smentito le indiscrezioni lanciate dal Messaggero; un silenzio che in questi casi sa tanto di assenso.
Una decisione che potrebbe portare avanti nonostante l’appoggio della maggioranza, con il Movimento 5 Stelle che in queste ore sta riflettendo sulla possibilità di una exit strategy che permetterebbe a Fioramonti di restare Ministro mantenendo la propria credibilità di fronte agli elettori.
Nel dettaglio, si pensa di sottoporre la questione alla piattaforma Rousseau, con il popolo pentastellato che avrebbe l’ultima parola in merito (con alte probabilità di conferma).
Nel caso in cui invece le dimissioni dovessero essere confermate allora bisognerebbe pensare ad un nuovo Ministro dell’Istruzione, con Di Maio che sembra aver già individuato un sostituto.
Nuovo Ministro dell’Istruzione: ecco chi potrebbe essere
Secondo le indiscrezioni, Di Maio potrebbe utilizzare il posto vacante nel Ministero dell’Istruzione per placare una parte dei critici del Movimento 5 Stelle; ecco perché a Viale Trastevere potrebbe andare un frondista, quel Nicola Morra che oggi è Presidente della Commissione Antimafia.
Morra è un ex insegnante: dopo essersi laureato in Filosofia - presso l’Università La Sapienza di Roma - e poi specializzatosi in Bioetica all’Università degli studi di Bari, infatti, Morra ha lavorato come docente di storia e filosofia (sia in licei classici che scientifici); è un grillino di vecchia data, tant’è che partecipa attivamente ai meetup dal lontano 2011.
Adesso la sua fiducia al Movimento 5 Stelle, specialmente nei confronti di Di Maio, sembra essere a rischio; ecco perché una sua entrata nel Governo potrebbe essere un mezzo per calmare le acque.
© RIPRODUZIONE RISERVATA