La malattia ai liberi professionisti viene ufficialmente riconosciuta grazie a un emendamento approvato al decreto Sostegni in conversione, ma solo in un caso.
Malattia per i liberi professionisti: è arrivato l’ok. È stato infatti approvato la scorsa notte nelle commissioni congiunte Bilancio e Finanza del Senato l’emendamento al decreto Sostegni che ha come primo firmatario il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi.
La malattia viene così riconosciuta ai liberi professionisti con il dl Sostegni n.41 del 22 marzo 2021, ma solo in caso di Covid e nei termini di una sospensione degli adempimenti per 30 giorni.
L’emendamento è stato presentato dopo che il disegno di legge specifico sulla malattia riconosciuta ai liberi professionisti, come anche l’infortunio, era stato bocciato per mancanza di coperture.
Vediamo nel dettaglio quando è prevista la malattia per i liberi professionisti e come con il dl Sostegni.
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Malattia liberi professionisti: ecco quando è prevista
La malattia per i liberi professionisti è prevista solo in caso di Covid secondo l’emendamento al decreto Sostegni approvato.
I liberi professionisti iscritti agli ordini, come i commercialisti o gli avvocati vedranno riconoscersi la malattia in caso di Covid affinché scadenze eventuali, e anche quindi i loro clienti, non vengano messe a rischio.
L’emendamento prevede per i liberi professionisti la sospensione degli adempimenti, nei confronti delle pubbliche amministrazioni e nei confronti dei clienti, per 30 giorni in caso di Covid. Questo riconoscimento della malattia mette i liberi professionisti al riparo da sanzioni in caso di mancati adempimenti per Covid quali:
- comunicazioni;
- trasmissione di atti o documenti;
- mancato versamento di tributi e contributi.
In particolare la malattia per i professionisti, e quindi di fatto la sospensione degli adempimenti, viene riconosciuta, con l’emendamento, solo in caso di mandato affidato prima di aver contratto la malattia.
Il libero professionista deve documentare con apposita certificazione la malattia e scaduti i 30 giorni deve provvedere a recuperare quanto perso entro 7 giorni.
Si legge di fatti nel testo dell’emendamento approvato anche quando viene riconosciuta la malattia ai liberi professionisti e nel dettaglio:
- a decorrere dal giorno del ricovero in ospedale;
- dal giorno d’inizio della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
- dal giorno d’inizio della quarantena con sorveglianza attiva.
E fino a 30 giorni decorrenti:
- dalla data di dimissione dalla struttura sanitaria;
- o conclusione della permanenza domiciliare fiduciaria;
- o della quarantena.
Come abbiamo anticipato gli adempimenti così congelati devono essere eseguiti dal libero professionista “entro i 7 giorni successivi a quello di scadenza del termine del periodo di sospensione”.
Il Senatore de Bertoldi ha così commentato l’approvazione dell’emendamento trasversale a sua prima firma:
“Vinta la battaglia sull’emendamento, adesso bisogna continuare a lottare per far approvare il disegno di legge, a mia prima firma e sempre trasversale, sul differimento delle scadenze per la malattia grave, o l’infortunio del professionista, fermo in Commissione Giustizia per problemi di copertura finanziaria. Un altro “miracolo”, per difendere i liberi professionisti, deve essere realizzato.”
Il disegno di legge per la malattia ai liberi professionisti era già in cantiere da mesi, ma è stato bocciato dalla Ragioneria dello Stato, come ha sottolineato il senatore, per mancanza di coperture. L’emendamento tuttavia è un passo avanti verso la definizione di un provvedimento organico e strutturale.
Malattia liberi professionisti: cosa prevede il Ddl
La malattia per i liberi professionisti rientrava in un Ddl molto più organico bocciato per mancanza di coperture.
Il disegno di legge prevedeva in parte quanto recepito dall’emendamento al decreto Sostegni per i liberi professionisti in caso di malattia con i 45 giorni di sospensione degli adempimenti dovuti di cui abbiamo detto.
Prevedeva tuttavia il riconoscimento della sospensione non solo in caso di malattia Covid, ma per qualsiasi malattia e infortunio. La stessa sospensione degli adempimenti tra i 30 e i 45 giorni veniva richiesta in caso di ricovero ospedaliero, intervento chirurgico o decesso, in questo caso a garanzia dei clienti.
Si voleva pertanto garantire ai liberi professionisti la tutela della malattia prevista per i dipendenti.
Al momento con l’emendamento al decreto Sostegni sarebbe coperta solo la malattia Covid per i liberi professionisti, ma rappresenta comunque un passo avanti, come dal governo sottolineano, per una nuova discussione su una legge organica che la preveda anche oltre il Covid.
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