L’intervista all’ingegnere Paolo Garella, CEO di Manifattura Automobili Torino e creatore dei modelli, tra cui la New Stratos.
In Italia siamo ancora bravi a produrre automobili, e non solo per i grandi marchi noti in tutto il mondo: all’estero, gli intenditori associano al nostro Paese l’eccellenza nel settore automotive anche grazie a piccole realtà imprenditoriali che ribaltano il concetto di produzione industriale e portano avanti la costruzione artigianale.
Tra queste, c’è Manifattura Automobili Torino, che dal 2014 costruisce auto esclusive e super sportive da pista e da strada, su specifiche richieste di particolari clienti e sulle idee del team creativo.
Abbiamo intervistato il fondatore e CEO Paolo Garella, attualmente presso lo stand al Salone di Ginevra dove la compagnia sta presentando al mondo la New Stratos, il modello con cui torna a vivere la storica auto Lancia campione rally e emblema del design italiano.
Manifattura Automobili Torino, nata da una lunga esperienza
Manifattura Automobili Torino è una realtà giovane che in poco tempo è riuscita ad imporsi nei Saloni e tra gli addetti ai lavori come una delle più interessanti del panorama mondiale. In realtà la strada inizia dalla lunga esperienza professionale del fondatore, con oltre trent’anni di carriera e un passato ai vertici di Pininfarina.
Il percorso finora lo potrei definire “bumpy”! Non è stato facile, ma abbiamo avuto il supporto di clienti e amici, e io ho potuto contare su quello importantissimo della mia famiglia. Non avrei mai immaginato di diventare imprenditore a più di 50, mi sono dovuto reinventare come tanti altri manager di aziende toccate dalla crisi.
La strada battuta finora è stata corredata dall’appoggio di vecchi clienti e da quelli nuovi ma anche dal mancato appoggio di alcuni partner.
Io ho avuto la fortuna di avere clienti che mi avevano apprezzato in passato e che hanno deciso di continuare a darmi fiducia. Poi mi sono concentrato sui mercati esteri e su progetti che potremmo dire difficili. Ci siamo riusciti anche se alcuni ci hanno messo i bastoni tra le ruote approfittando delle nostre debolezze e delle fiducia che avevamo dato loro. Ma l’importante è essere qui a Ginevra, con il nostro stand, e con un nuovo progetto che si inserisce in un percorso di crescita pluriennale. Abbiamo tante idee e contatti per cose nuove e entusiasmanti.
Stratos e non solo, alla ricerca della perfezione
Senza dubbio l’auto più nota dell’azienda è la nuova Stratos, nata su richiesta di Stoschek e ora sognata da tutti. Un’auto che è nel cuore degli appassionati nella sua versione Lancia e che ora sotto il marchio M.A.T. torna in strada con le caratteristiche di una supercar e il design che rende omaggio alla storia.
La Stratos è stato un progetto incredibile. Lavorare con Michael Stoschek è davvero complicato poiché richiede una attenzione ai dettagli continua e assoluta, una ricerca della perfezione. La NewStratos è nata da lui e non poteva essere altro che un successo.
Paolo Garella può contare ora tante auto create da zero e per ognuna ha messo passione e dedizione.
La vettura che mi rappresenta di più è la SCG003C, nata da una mia idea, da un team che avevo messo insieme personalmente, insieme a tante idee che negli anni avevo maturato. Soprattutto è nata con un processo di sviluppo sintetizzato dagli anni di esperienza in diversi campi dell’automotive.
Il futuro senza dimenticare la tradizione
M.A.T. produce automobili artigianali con ritmi diversi da quelli industriali automatizzati, in un modo raro che prosegue il filone dei grandi maestri italiani.
Abbiamo realizzato una vettura completa con telaio e carrozzeria nuovi in nove mesi. E per 4 anni siamo stati coinvolti e responsabili di 4 progetti di hypercar, lavorando giorno e notte per mesi. Ormai i ritmi sono questi, c’è pochissima comprensione delle competenze e di ciò che ci vuole per fare un’auto. I progetti nascono nei modi più impensati, da una chiacchierata al bar a un’idea rubata da qualche auto storica. C’è sempre la voglia di fare qualcosa di speciale e tanta passione.
Il futuro per Manifattura Automobili Torino si prospetta ricco di nuovi modelli senza l’esclusione di motorizzazioni elettriche.
L’azienda è nata per essere un costruttore automobilistico di vetture da strada e da corsa, e per questo deve rimanere aperta al mercato e ai suoi bisogni. Di vetture elettriche ne ho fatte dagli anni Novanta e la tecnologia è praticamente ancora la stessa, un progresso un po’ deludente. Tuttavia le istituzioni e il settore sembrano spingere verso l’elettrico, ci sono così tanti capitali in Cina che sicuramente il mercato andrà in quella direzione. Se ci sarà un progetto abbastanza “MATto” per noi, allora ci metteremo anima e corpo, come in tutto quello che facciamo.
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