La manovra di bilancio proposta dal M5S si basa su alcuni pilastri fondamentali ieri sanciti da Di Maio. Ecco quali sono
La manovra di bilancio del Movimento 5 stelle è tornata a suscitare l’attenzione del mercato nella giornata di ieri, giovedì 22 agosto.
Nel pomeriggio, Luigi di Maio e alcuni suoi collaboratori si sono recati da Sergio Mattarella e hanno concluso ufficialmente il secondo e ultimo giorno di consultazioni.
Dopo l’incontro, il leader del M5S ha parlato alla stampa elencando 10 punti programmatici, gli stessi già inseriti tempo fa nel contratto di governo. Nel suo discorso Di Maio ha ovviamente citato anche la manovra di bilancio così come pensata dal Movimento 5 stelle evidenziandone tutte le caratteristiche.
La manovra di bilancio del M5S in punti
La giornata di ieri è risultata impegnativa non soltanto per Di Maio, ma anche per gli altri leader politici tra cui Matteo Salvini e Nicola Zingaretti che hanno dialogato con il Presidente della Repubblica per cercare di risolvere la crisi di governo.
A chiudere le consultazioni, come già detto, è stato proprio il Movimento 5 stelle che ha messo nero su bianco alcuni punti probabilmente improrogabili tra cui: il taglio del numero dei parlamentari, la legge sul conflitto di interessi e la riforma della RAI, il dimezzamento dei tempi della giustizia, la transizione verso un’economia più green e la conseguente introduzione di incentivi in tal senso, la riforma del CSM, la riforma degli enti locali, nuove misure per la legalità e il contrasto all’immigrazione clandestina.
Tra questi punti ha trovato un posto di rilievo anche la manovra di bilancio pensata dal M5S che come ribadito dallo stesso Di Maio dovrà rispettare alcune caratteristiche precise:
- equità;
- blocco degli aumenti IVA;
- salario orario minimo;
- taglio del cuneo fiscale;
- misure per le famiglie (aiuti per natalità, casa e disabilità);
- sburocratizzazione.
Nulla di nuovo insomma rispetto a quanto già sancito e promesso nell’ultimo (e unico) anno di governo gialloverde. L’idea di sbilanciarsi con nuove misure, d’altronde, era impensabile (nonostante in alcuni casi le consultazioni siano sembrate più dei comizi).
Non sappiamo ancora se il M5S avrà l’opportunità di introdurre questa manovra di bilancio. Mattarella ha aperto a un nuovo round di consultazioni che non hanno però escluso l’ipotesi di nuove elezioni. In quel caso, secondo i sondaggisti, il Movimento si allontanerebbe decisamente dal 32% raggiunto nel 2018.
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