Portfolios digitali, in cui carte di debito e credito (ma anche hotel e linee aeree) offriranno punti fedeltà cripto, spendibili senza conversione in valuta fiat. Tutto tramite la piattaforma Baktt
Ufficialmente, la notizia di mercato del giorno è stata la decisione di Hertz di acquistare 100.000 veicoli Tesla per dare vita a una flotta da noleggio completamente elettrica (con tanto di infrastruttura interna per la ricarica). Detto fatto, la compagnia di Elon Musk è volata alle stelle e raggiunto il trilione di capitalizzazione. Stante il recente passaggio del gigante del car rental dal Chapter 11, forse occorrerà prendere la news con le molle. E l’eventuale aumento dello short interest su Tesla potrebbe offrire un primo proxy in tal senso.
In realtà, qualcos’altro ha movimentato la giornata degli analisti. Stando a quanto riportato da Cnbc, infatti, Mastercard starebbe per annunciare la possibilità per i milioni fra banche ed esercenti che utilizzano il suo network di implementare la loro offerta di prodotti con criptovalute. Di fatto, l’apertura ufficiale a portafogli digitali, la possibilità per carte di debito e credito di offrire punti fedeltà in criptovalute ma anche di spendere assets digitali sul network di riferimento senza la necessità di conversione in valuta fiat. Infine, i programmi millemiglia delle linee aeree e quelli loyalty delle catene di alberghi potranno essere convertiti in Bitcoin.
Il tutto verrà implementato grazie a un’integrazione con la piattaforma Baktt, un’azienda specializzata in crypto-wallet e custodia digitale sbarcata a Wall Street via SPAC soltanto all’inizio di questo mese. Nemmeno a dirlo, il titolo è volato alle stelle subito dopo la pubblicazione della notizia e a un’ora dalla chiusura delle contrattazioni segnava un intraday di +160%. Pronto anche lo slogan, di fatto lanciato da MasterCard già a febbraio, quando per la prima volta rese nota l’intenzione di aggiungere le criptovalute alla piattaforma dei servizi offerti, garantendo facilità e sicurezza nell’accesso a questa nuova forma di pagamento: It should be your choice, it’s your money.
E che Bitcoin e soci stiano diventando sempre più una scelta, lo confermano altre due notizie di giornata. La prima è stata in grado di riportare le valutazioni della regina delle cripto in area 63.000, dopo un calo fisiologico dal nuovo record. A detta del senatore Rand Paul intervistato da Axios, infatti, le criptovalute potrebbero sostituire il dollaro come valuta di riserva mondiale, poiché nessuno può ignorare come un sempre maggior numero di persone stia perdendo totalmente la fiducia nei governi. E Rand Paul conosce la materia, visto che quando corse per le presidenziali nel 2016, accettò donazioni in Bitcoin.
E se l’ex product manager di Facebook ora divenuta gola profonda, Frances Haugen, intervistata dal New York Times si è detta ottimista per quanto riguarda il suo futuro prossimo, semplicemente perché ho comprato criptovalute al momento giusto, la seconda bordata allo status quo che festeggiava lo sbarco in massa di Tesla nei punti noleggio di Hertz arrivava dal CeO di Twitter, Jack Dorsey, il quale ha usato la sua creatura per inviare una breve ma implicitamente diretta risposta a Janet Yellen, la quale nel weekend aveva dichiarato come a suo modo di vedere il governo non stia affatto perdendo il controllo sull’inflazione. Poche parole, come da regole dei cinguettii ma pesanti come pietre: L’iper-inflazione cambierà tutto quanto. Sta già accadendo. Succederà presto negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. E quale assets, persino più dell’oro, si è rivelato un hedge contro gli abusi monetaristi e le distorsioni fiat delle Banche centrali, di fatto prodromi e poi motori immobili dell’inflazione galoppante cui stiamo assistendo? Le criptovalute.
E il fatto che proprio lingotti e barre abbiano ricominciato essi stessi a correre, offre un’altra conferma al trend storico in atto. Tanto che due ex pezzi da novanta di Goldcorp, David Garofalo e Rob McEwen. parlando con Bloomberg hanno fatto notare la dinamica rappresentata da questo grafico
e lanciato la loro previsione: Presto la convinzione che le pressioni inflazionistiche siano tutto tranne che transitorie diverrà comune, quindi l’oro è destinato ad accodarsi ai trend rialzisti. Raggiungendo i 3.000 dollari l’oncia nel giro di mesi e non anni. Tutti avvisati, qualcosa (di grosso) si sta muovendo.
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